Jesi-Fabriano

Jesi, la camera mortuaria “approda” in aula consiliare

La carenza di personale in ospedale si sta ripercuotendo sul servizio. Silvia Gregori di Forza Italia accende i riflettori sul caso chiedendo al Comune di incalzare l'Asur Marche

L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi
L'ospedale "Carlo Urbani" di Jesi

JESI – Camera mortuaria, Silvia Gregori porta il caso in consiglio comunale. Attraverso una mozione, l’esponente di Forza Italia cercherà di impegnare sindaco e giunta «a sensibilizzare l’Asur Marche, nella fattispecie i dirigenti dell’ospedale Carlo Urbani, affinché pongano in essere le azioni necessarie per l’assunzione di personale idoneo atto ad assicurare l’apertura del servizio nelle ore serali e nei giorni festivi».

«L’amministrazione di Jesi – spiega la consigliera Gregori – è già pienamente a conoscenza delle criticità che hanno investito l’ospedale Carlo Urbani circa la gestione della camera mortuaria, dotata al momento di due sole figure professionali che non possono garantirne l’apertura e la chiusura nelle ore serali e nel fine settimana. La questione è stata sollevata dalle famiglie dei defunti, dal momento che gli stessi erano stati costretti, in proprio, ad improvvisarsi custodi, occupandosi della consegna delle chiavi della camera mortuaria in un momento così delicato e doloroso».

«Stanno venendo al pettine una serie di criticità dovute a politiche di forte ridimensionamento del personale legate a norme nazionali alle quali le regioni si sono adeguate e che hanno messo a dura prova e stanno mettendo a dura prova i servizi – ha avuto modo di commentare il presidente della IV Commissione Sanità regionale, Fabrizio Volpini – . La carenza non interessa solo i medici, ma ancora di più tutte le figure del comparto, come infermieri, tecnici, oss. Una situazione alla quale la Regione sta cercando di offrire soluzioni, ma colmare un gap così profondo non è semplice in poco tempo».

A denunciare la criticità pure il Tribunale per i diritti del malato. Se ne discuterà in consiglio comunale giovedì 26 settembre. L’atto formalizzato dalla Gregori verrà messo al voto.

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