Jesi-Fabriano

Jesi, Interporto Marche ristruttura la sede. «Pronti per il Piano di sviluppo»

La firma e consegna del cantiere per l'intervento, progetto da poco più di 491mila euro. Stronati: «Creati i presupposti per il rilancio»

JESI – Lavori per poco più di 491mila euro, questa mattina 6 marzo la firma per la consegna del cantiere e sei mesi per completare l’intervento. «Ci auguriamo per il 22 settembre, giorno di San Settimio» dice il presidente del Cda di Interporto Marche Massimo Stronati nel presentare l’inizio dei lavori di rinnovamento e ristrutturazione della palazzina sede della società. L’incarico è stato affidato alla Eurobuilding Spa di Servigliano, realtà impegnata in città anche nella ricostruzione di ponte San Carlo, rappresentata dal titolare Umberto Antonelli. «Abbiamo creato – dice Stronati nel fare il punto dell’attività svolta dal Cda che presiede – i presupposti per un rilancio di Interporto. E domani (7 marzo) presenteremo a sindaci e stakeholder del territorio il Piano di sviluppo che sarà base del nuovo Piano industriale». A salutare l’avvio dei lavori, l’assessore regionale Goffredo Brandoni (presenti anche i consiglieri regionali Lindita Elezi e Mirko Bilò) e il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo: «Passaggio importante, che riqualifica gli spazi di una struttura fondamentale per lo sviluppo non solo economico del territorio».

Al fianco di Stronati, i colleghi di Cda Roberta Fileni e Gilberto Gasparoni. A margine, Stronati ricorda: «I punti strategici per lo sviluppo di Interporto sono intermodalità, ristrutturazione del piazzale e delle strade e digitalizzazione, ecosostenibilità con l’apertura all’avvio di una Comunità energetica a disposizione del territorio, Agli attuali 12mila metri quadrati coperti sui quali installare il fotovoltaico, Interporto Marche aggiunge ulteriori superfici sui quali è possibile costruire un secondo capannone, per arrivare a un totale di 20mila metri quadrati. E un altro mezzo ettaro da destinare alla installazione di servizi come distributori, penso all’idrogeno, e un albergo per gli autisti in sosta».

Quanto all’intervento sulla palazzina, «i lavori di rinnovamento – viene spiegato – prevedono interventi su varie aree della sede, con l’obiettivo di ottimizzare gli spazi, migliorare l’accessibilità e l’efficienza degli impianti, nonché implementare tecnologie finalizzate ad una gestione più intelligente e sostenibile delle risorse, nell’ottica di sostenere la competitività delle imprese locali ed attrarre investimenti nazionali ed internazionali». Ad illustrare gli interventi sulla palazzina il Rup incaricato Corrado Maria Ciprinani e il progettista Filippo Grippa. Nel dettaglio si interverrà sul «debito manutentivo che ha determinato gli ammaloramenti oggi rilevabili sui prospetti del fabbricato ed alla loro rivisitazione, oltre che all’efficientamento energetico; in particolare il classico intervento di manutenzione che riguarderà l’involucro esterno del fabbricato oggi interessato dalla presenza diffusa di filature, efflorescenze, muffe e distacchi sarà accompagnato dal restyling dei prospetti con il posizionamento di frangisole su quello esposto a  sud ovest e dal rivestimento dei corpi scala esterni presenti sui prospetti di testata con pannelli di lamiera stirata colorata su cui campeggerà il logo “Interporto Marche”».

«L’efficientamento energetico – prosegue l’illustrazione del progetto – si conseguirà mediante il ricorso alla fonte energetica rinnovabile rappresentata dal Sole ed all’ammodernamento dell’impianto di illuminazione perimetrale dell’edificio: pertanto si realizzerà un impianto fotovoltaico sulla copertura del fabbricato direzionale di potenza pari a 64kW circa ottenuto con n. 125 moduli di potenza pari a 515Wp . il nuovo impianto di illuminazione esterno contribuirà a restituire un’immagine più fresca ed attuale dell’immobile con il posizionamento di proiettori e sistemi lineari a LED a basso consumo, a gestione digitale remota con la possibilità di creare scenari di illuminazione personalizzati, adattandoli alle diverse situazioni, aumentando la visibilità dell’edificio nelle ore notturne rimarcando la centralità dello stesso all’interno del distretto Interporto Marche».

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