Jesi-Fabriano

Interporto Marche, arriva la vera logistica con Dpa, Asur e Rfi

Accordo tra la struttura intermodale della Coppetella e la società dorica di logistica per la gestione del piazzale intermodale di 100mila metri quadrati, in vista dell'arrivo della nuova stazione ferroviaria e del completamento dell'ultimo miglio di binari da parte di Rfi

Claudio Fammilume e Franco Amatori (Dpa scarl) e Federica Massei (Interporto Marche) firmano l'accordo per la gestione del piazzale intermodale da parte della società dorica, alla presenza di Luca Ceriscioli presidente della Regione Marche

JESI – Interporto Marche e la società anconetana di logistica Dpa scarl hanno siglato un contratto di ‘rent to buy’ della durata di sei anni più sei, che affiderà alla Dpa la gestione del piazzale intermodale e dei servizi di scambio gomma-rotaia, in previsione di un eventuale acquisto. La firma nella sede del polo in località Coppetella di Jesi alla presenza del presidente della Regione Luca Ceriscioli, del presidente di Interporto Federica Massei, di Franco Amatori e di Claudio Fammilume rispettivamente presidente e amministratore delegato della società nata tre anni fa dalla sinergia tra Dp logistica e Agenzia Marittima Amatori. Il contratto prevede la cessione per un affitto di 170mila euro annui di un piazzale di 100 mila metri quadrati alla società che ne farà uno snodo per container e di stoccaggio merci (cereali e siderurgici) tra Nord Europa e Sud Italia, garantendo la movimentazione anche su rotaia. «A breve – ha annunciato Ceriscioli – Rete Ferroviaria Italiana completerà l’ultimo miglio di rotaie e aprirà la stazione nel piazzale». «Questo – ha aggiunto – consentirà alla struttura di lavorare come un vero Interporto, a servizio di tutta la regione e anche degli operatori che hanno investito in questa zona».

Dopo quattro anni, la società consortile potrà acquisire l’area per 4,5 milioni di euro. «L’accordo – ha spiegato la Massei – è che se la società non dovesse arrivare all’acquisto del piazzale tutto tornerà nelle mani di Interporto senza diritti di indennizzo o risarcimento: significherebbe che noi potremmo ripartire con una attività commerciale già ben avviata. Se la società dovesse poi acquistare, per noi sarà importante perché avremmo un accordo con un soggetto serio e concreto».

Due i progetti che dovrebbero decollare a brevissimo nell’ambito dell’accordo siglato oggi: il primo progetto consiste nella realizzazione di un polo distributivo dei prodotti siderurgici, con una coppia di treni settimanali, nella fase iniziale, per rifornire le acciaierie del Nord e Sud Italia; il secondo riguarda una distribuzione dei cereali su treno per le aziende trasformatrici.

C’è poi un terzo progetto, il più importante per la Regione Marche visto che dovrebbe consentire alla sua partecipata Interporto Marche di risollevarsi dalle sue difficoltà economiche e di risanare i conti. Come noto, lo scorso dicembre Interporto si è aggiudicata la gara per la realizzazione del magazzino centralizzato Asur del farmaco e del numero unico delle emergenze. La struttura intermodale diventerà quindi un polo logistico per tutto il servizio sanitario delle Marche; le risorse finanziarie che vengono da questa operazione – hanno ribadito Ceriscioli e la Mattei – consentiranno alla società il ripianamento del debito maturato negli ultimi 10 anni (circa 10 milioni di euro, ndr).

«Il magazzino unico significa realizzarne uno centralizzato al posto degli attuali 70 – ha chiarito il presidente regionale – che fornirà tutte le strutture Asur con tempestività, efficienza, qualità e senza sprechi. Abbiamo calcolato in circa 30 milioni il risparmio realizzabile, che verrà investito nei servizi». Ceriscioli ha poi sottolineato «il paradosso di alcune partecipate regionali: hanno grandi potenzialità, penalizzate dalle zavorre che si portano dietro da tempo. Poter ora sviluppare le peculiarità di questa infrastruttura strategica, consente di metter in moto settori dell’economia regionale divenuti sempre più importanti. Il rilancio dell’infrastruttura è anche un punto qualificante del programma di governo che ci siamo dati».

Per quanto riguarda la centrale unica del farmaco, ci sarà da attendere a settembre un importante passaggio burocratico, e cioè la pratica urbanistica del Comune di Jesi che consentirà all’Asur di acquisire l’area di circa 25mila metri quadrati sul retro della palazzina dell’Interporto Marche. «Dopo il passaggio di consegne – ha spiegato Federica Maffei – in questa area inizieranno i lavori per la realizzazione del magazzino del farmaco, mentre nella palazzina stessa saranno realizzati i lavori che consentiranno di realizzarvi la centrale regionale del 118».

«La sfida è quella di rendere, per la prima volta, funzionale l’Interporto delle Marche in maniera completa – ha chiarito la Massei – La società che prenderà in gestione la movimentazione ferroviaria e l’utilizzo del piazzale intermodale, che fino a oggi è stato inutilizzato, finalmente permetterà a tutti gli operatori economici delle Marche di usufruire di un servizio a carattere privatistico per i propri traffici commerciali, dopo che Rfi, alla quale è già stata data la concessione, avrà completato la realizzazione della stazione ferroviaria merci di Interporto Jesi. Una volta operativa, avremo uno snodo ferroviario unitario dal porto di Ancona, all’aeroporto, all’interporto, perfettamente collegato con la rete stradale e autostradale esistente».

Franco Amatori (Agenzia marittima Amatori) ha ribadito che «l’iniziativa odierna è squisitamente imprenditoriale. Intende valorizzare la struttura dell’interporto per ottimizzare la logista delle Marche». Claudio Fammilume ha affermato che «DPA ha sempre creduto nelle enormi potenzialità dell’interporto come volano di crescita economica del sistema produttivo regionale. Oggi siamo qui a dire, con l’investimento concreto che mettiamo in campo, che vogliamo contribuire allo sviluppo complessivo di questa infrastruttura, creando sinergia con altri territori e con i mercati nazionali e internazionali».

Presente alla conferenza anche l’assessore del Comune di Jesi, Roberto Renzi, il quale ha sottolineato come «l’interporto abbia una collocazione strategica senza rivali in Italia e in Europa. Inizia una nuova vita, fatta di investimenti e attività». Il consigliere regionale Enzo Giancarli ha sottolineato, a sua volta la “sinergia positiva tra istituzioni e imprenditoria privata che ci consente di raggiungere un obiettivo e di dare risposte in termini di servizi nuovi come la logistica del farmaco».

Quanto al Comune di Ancona, che sta tentando di vendere le quote della propria partecipazione azionaria in Interporto, non era presente alla conferenza il sindaco Valeria Mancinelli, ma – ha assicurato Ceriscioli, «anche Ancona così come Jesi condivide questo nostro auspicio di fare di questa struttura un vero e proprio polo intermodale nel cuore delle Marche, a servizio di tutti».

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