Jesi-Fabriano

Jesi in Comune, la lista: «Scelte da sindaco, non da ragioniere»

Samuele Animali presenta la squadra. «Giovani ricchi di esperienze, nel nostro programma nessuno deve essere escluso. Le telecamere? Né demonizzate né sopravvalutate, serve presenza sociale nei quartieri dove l'istituzione non si sente»

JESI – «Un gruppo di giovani ricchi di esperienze nelle associazioni, nei movimenti e nella cooperazione, ma anche nella politica e nel mondo del lavoro, dell’impresa e delle professioni». Samuele Animali presenta così Jesi in Comune, la lista a sostegno della sua candidatura a sindaco. Esperienze professionali, politiche e di impegno che vanno da Arci a Libera, da Rifondazione Comunista a Sinistra Italiana, da Cgil e Fiom agli avvocati di strada per il patrocinio gratuito dei senza dimora e al collettivo per difesa e applicazione dalle legge 194 sull’interruzione di gravidanza. Ci sono anche ex o consiglieri uscenti (Luca Brecciaroli, per Rifondazione nella passata consiliatura, e Rossano Spaccia, con l’Idv in quella uscente). Questo il quadro.

Candidato sindaco: Samuele Animali. Lista Jesi in Comune: Andrea Accorroni (38 anni), Matteo Beldomenico (34), Giulia Bellagamba (44), Luca Brecciaroli (44), Cristiano Bufarini (44), Tullio Bugari (64), Lorenzo Cecchini (38), Filippo Cingolani (31), Francesco Coltorti (31), Alessandro Gentili (34), Paolo Girolimini (35), Lorenzo Leoni (28), Lucia Manca (26), Leonardo Martellini (22), Maddalena Maurizi (21), Lorenzo Morganti (44), Boris Perticaroli (48), Leonardo Pigliapoco (30), Agnese Santarelli (37), Laura Santoni (39), Ilaria Sebastianelli (32), Rossano Spaccia (42), Alessandra Taddei (40), Valentina Vindusca (27).

Spiega Animali: «Diciamo “Nessuno escluso” che è poi l’art. 3 della Costituzione, primo orientamento del nostro programma: barriere architettoniche, minori a rischio, stranieri. L’attuale modo di amministrare va corretto nel metodo, si vada oltre la pura e semplice decisione. Il Piano delle opere pubbliche ad esempio deve essere partecipato, le priorità vanno individuate insieme ai cittadini». Quanto all’obiezione sulla carenza delle risorse, Animali afferma: «Dire “non ci sono soldi” è da ragioniere, non da sindaco che ha il compito di selezionare le priorità e spiegare le scelte. Perché panettoni di cemento e pulizia della strade invece di prevenzione sui minori a rischio o del tetto della scuola Perchi? I fondi non stanno più dove erano un tempo ma ci sono altre fonti che occorre ottenere coi progetti giusti». Quanto alla richiesta di telecamere che emerge da più quartieri, Animali risponde: «Le telecamere non vanno demonizzate né sopravvalutate. Servono alle forze dell’ordine per individuare i responsabili ma per la prevenzione servono a poco, specie se non c’è chi le guarda. La prevenzione si fa con una politica sociale. Non un vigile ma un operatore sociale di quartiere, che risponda all’Asp e porti la presenza sul territorio delle istituzioni».

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