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Jesi, ecco l’impatto Amazon. «Trasporti, droni, caselli, idrogeno e rischio speculazione sugli affitti»

Gli effetti con cui confrontarsi e in alcuni casi da affrontare trattati in sede di Consulta delle attività produttive in Comune, fra gli interventi quello del presidente di Interporto Massimo Stronati

La Consulta delle attività produttive in tema Amazon

JESI – «Trasporti, alta innovazione, droni. Sicuramente Amazon sarà sul territorio di grande impatto sotto tanti punti di vista». Così Massimo Stronati, presidente di Interporto, intervenendo in sede di Consulta delle attività produttive del Comune di Jesi. Riunione convocata dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo, tema al centro il colosso Amazon che sta sorgendo alla Coppetella. E i suoi effetti con cui confrontarsi e in alcuni casi affrontare fra mobilità, viabilità, indotto, ricadute sociali. Presenti associazioni di categoria (non Confindustria, che dalla Consulta è uscita), sindacati, sindaci del territorio, realtà interessate e coinvolte come Centro per l’impiego e Conerobus.

La Consulta delle attività produttive in tema Amazon, l’intervento del presidente Interporto Massimo Stronati, il primo in alto

Amazon, le parole di Stronati

Come si muoveranno merci e persone da e per l’hub del gigante dell’e-commerce? Spiega Stronati: «L’attuale stazione merci all’Interporto può anche essere resa stazione passeggeri. Sono necessarie alcune opere da realizzare e migliorare, Interporto si è già messa in contatto con Regione e Rfi». Quanto alla mobilità su strada, «Amazon prevede due ampi parcheggi per camion: uno in zona Amazon e uno in zona Interporto, anche per i casi di difficoltà della viabilità sulla rete stradale e autostradale, in modo da poter immettere gradualmente i mezzi sulla strada. Si è anche parlato della possibilità che il solo casello A14 di Ancona nord possa essere piccolo e di utilizzare il casello di Montemarciano».

Quello di Jesi, ricorda Stronati, «sarà uno stabilimento ad alta innovazione, uno dei primi. Previsti 5 chilometri di nastri trasportatoti all’interno. E poi l’utilizzo di droni per le merci, specie fra aeroporto e interporto. Previsti vertiporti ad aeroporto, Interporto e porto. Ci predisporremo ma è un aspetto che si svilupperà via via. Non dobbiamo pensare che appena avviata l’attività vedremo un immediato grande traffico di droni». In ogni caso, «lo stabilimento, per quello che è il modo di ragionare anglosassone, partirà subito con una efficienza del 100%. Amazon è abituata ad anticipare pochi dati su quelle che saranno attività e caratteristiche dello stabilimento, anche per questioni di concorrenza con i suoi competitor e di non disperdere il vantaggio che ha attualmente su di loro. Ma rispetto a Francia e Spagna, in Italia Amazon ha trovato grandi possibilità logistiche e un importante Paese anche di sperimentazione». A patto di essere pronti, «siamo chiamati a rispettare i tempi: dobbiamo essere pronti o perdiamo una occasione importante» dice Stronati che assicura: «Interporto è ora nelle condizioni di competere sul piano della intermodalità e della sostenibilità: ci saranno una comunità energetica e un impianto per l’idrogeno. D’altro canto negli Stati Uniti, e anche Amazon, pensano entro il 2026 di far muovere il 30% dei mezzi pesanti a idrogeno. Inoltre è pronto il Piano di sviluppo di Interporto. Lo presenteremo presto a Regione e stakeholders, anche ai sindaci».

Amazon, i sindaci

Di fronte all’ipotesi di utilizzo del casello di Montemarciano per il traffico legato allo stabilimento Amazon, si preoccupa la sindaca di Chiaravalle Cristina Amicucci: «Tir al centro di Chiaravalle? Penso all’impatto su viabilità e inquinamento, tenendo conto anche di parte della provinciale chiusa ai mezzi pesanti». Stronati precisa: «Al momento è una ipotesi di cui si è sentito parlare. Ma teniamo presente che nelle Marche 47 milioni di tonnellate di merci si muovono su gomma: 11 tonnellate di queste riguardano il porto e il 60% almeno potrebbe essere trasportato su rotaia».

Altro primo cittadino, Thomas Cillo, Monte San Vito: «Amazon opportunità da non perdere ma certi aspetti potevano essere trattati prima. Mi aspettavo una presenza della Regione (invitata ma assente, nda), nel cui piano di sviluppo non può non esserci una valutazione dell’impatto di Amazon. Sul mio territorio registro già un aumento degli affitti, temo anche una certa speculazione». Tema, quello dei rialzi sul mercato immobiliare, toccato anche dal sindaco di Morro d’Alba Enrico Ciarimboli (ci sono anche fra gli altri i sindaci di San Marcello Graziano Lapi, San Paolo di Jesi Sandro Barcaglioni, Castelbellino Andrea Cesaroni), dallo stesso Fiordelmondo, da Confapi.

Il sindaco di Jesi Fiordelmondo chiede infine: « Ho convocato in Comune la Consulta per le attività produttive, occupazione e lavoro alla presenza dei sindaci del territorio, del presidente di Interporto Marche, della Provincia di Ancona e delle realtà del mondo occupazionale e del lavoro del nostro territorio. È emersa con chiarezza la necessità del territorio di predisporre misure in grado di far fronte alle evidenti pulsioni di carattere sociale, ambientale, infrastrutturale, occupazionale e residenziale che comporterà l’arrivo dell’hub Amazon. Siamo di fronte a una grande opportunità per la nostra Regione per questo motivo, facendo seguito alla mia precedente missiva di marzo 2023, ho rinnovato al Presidente Acquaroli la richiesta di un incontro con i Comuni della Vallesina e la Provincia di Ancona per dare il via a un’azione istituzionale sinergica che metta tutto il nostro sistema istituzionale nelle condizioni di governare bene questo importante percorso di cambiamento».

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