Jesi-Fabriano

Jesi, il Comune si accorda economicamente con due ex dipendenti per scongiurarne l’assunzione

L'amministrazione ha scelto di trovare un'intesa con due ex lavoratori a termine temendo di perdere l'eventuale causa da loro intentata per ottenere il contratto a tempo indeterminato, o il risarcimento danni

Piazza della Repubblica e la sede del Comune di Jesi
Piazza della Repubblica e la sede del Comune di Jesi

JESI – Poco più di 25 mila euro. È quanto deve sborsare il Comune al fine di evitare che due ex dipendenti chiedano per vie legali l’assunzione a tempo indeterminato, sulla base di precedenti rapporti di lavoro subordinato a termine, o in alternativa il risarcimento del danno. Una spesa che non può essere attualmente coperta dagli stanziamenti preventivati per l’anno in corso e che obbliga dunque l’amministrazione ad attingere parzialmente tale somma dal fondo di riserva.

«Sulla scorta della giurisprudenza formatasi nel merito e in base a conforme parere del proprio difensore», il Comune – si legge nell’atto di transazione – intende conciliare la causa con la corresponsione a favore dei ricorrenti di una somma pari a 6 mensilità dell’ultima retribuzione. Le controparti hanno dato la propria disponibilità ad accettare l’accordo, che verrà materialmente siglato in giudizio con l’intervento del legale rappresentante dell’ente.

«Tale accordo – spiega la Giunta Bacci, che ha approvato l’intesa con i due ex dipendenti – è conveniente per il Comune in quanto, in un giudizio prognostico circa l’esito del giudizio, il Comune di Jesi parrebbe destinato a risultare soccombente relativamente alla domanda subordinata di risarcimento danni. La legge consente, infatti, al dipendente, nel caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte della pubblica amministrazione, di richiedere un’indennità, di importo predeterminato nei limiti minimi e massimi, con esonero dall’onere della prova dell’effettivo danno subito».

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