Jesi-Fabriano

Jesi, identificato l’autista del camion che ha danneggiato il cavalcavia della Statale 76

Le indagini portate avanti dalla Polizia stradale. Intanto l'amministrazione comunale fa sapere che si realizzerà una nuova rampa di accesso alla superstrada. Ecco i dettagli

I danni causati dal camion che ha urtato contro il ponte della ex superstrada a Jesi est

JESI – Identificato dalla Polizia l’autista del camion che ha danneggiato, venerdì 19 giugno, il cavalcavia della Statale 76 allo svincolo Jesi Est. Si tratta di un 42enne di origine pugliese. Inoltre, secondo una prima analisi ammonta a circa un milione di euro il danno arrecato alla struttura. Previsti cinque o sei mesi di tempo per la ricostruzione.

L’incidente aveva provocato il danneggiamento di sette travi di contenimento della struttura. Secondo una ricostruzione dei fatti da parte della Polizia stradale il camion passando per via Fonte Adamo era transitato sotto il ponte ma dopo aver provocato il danno l’autista non si era fermato per segnalarlo, facendo perdere le tracce. Grazie però alla collaborazione dei cittadini e alle indagini della Stradale di Jesi, guidata dal vice ispettore capo Manlio Didimi, si è riusciti ad identificare l’uomo. Si tratta un 42enne di Galatina, in provincia di Lecce. L’uomo, quel venerdì, era partito da Perugia, diretto a Lecce, e stava trasportando un escavatore. In corso accertamenti ulteriori per valutare il concreto pericolo creato agli utenti dopo il danneggiamento e il mancato avvertimento alle autorità competenti del fatto.

Intanto l’amministrazione jesina fa sapere che prendono il via questo pomeriggio, lunedì 22 giugno, i lavori di realizzazione di una nuova rampa di accesso alla superstrada, all’altezza dello svincolo Jesi Est che dovrà permettere il ripristino del transito lungo la Ss 76.

La rampa, secondo i responsabili dell’Anas, sarà completata nel giro di un paio settimane e sarà posizionata all’ingresso di via Zanibelli. I residenti di quella zona avranno pertanto come unico accesso quello dalla parte opposta (passando cioè, dietro la Rusticanella, da via Moriconi e via Adeodato Pieralisi).

Dunque l’odissea che sta vivendo l’Asse sud proseguirà per altri giorni non essendoci altre strade dove dirottare il traffico della superstrada con direzione Roma-Ancona. La Polizia locale e quella stradale sono impegnate per disciplinare la circolazione agli svincoli e nei punti di maggiore criticità, ma di fatto i 12 chilometri che vanno dallo svincolo di Jesi Ovest, dove vi è l’obbligo di uscita dalla superstrada, e lo svincolo di Monsano, formano un unico incolonnamento.

Ai residenti di Jesi si consigliano percorsi alternativi per non restare imbottigliati nel traffico.

Relativamente alla situazione del sottopasso, i tecnici hanno certificato che le lesioni alle travi sono insanabili e dunque sarà necessario procedere alla demolizione e alla successiva ricostruzione. Una prima analisi quantifica in circa un milione di euro il danno e in cinque-sei mesi i tempi per la ricostruzione.

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