Jesi-Fabriano

Jesi, Giornata della Pace con la famiglia Attanasio e Neri Marcorè ma senza palloncini. «I messaggi dei bimbi nelle scuole dei campi profughi»

Il programma e le novità dell'Epifania in città: al mattino alle 11 il corteo e la manifestazione con gli alunni delle primarie, alle 17,30 l'appuntamento al Pergolesi, che va verso il pieno

JESI – Niente più palloncini colorati lasciati liberi in aria, «per motivi ecologici e di rispetto dell’ambiente». Messaggi e disegni di pace dei bimbi delle scuole primarie di Jesi, che volati via coi palloncini hanno contribuito negli anni passati a instaurare rapporti e legami anche al di là dell’Adriatico dove erano stati ritrovati, sono già stati raccolti nei giorni scorsi e «saranno spediti nelle scuole d’emergenza attive nei campi profughi, grazie alla collaborazione con Consulta per la Pace, Unicef e l’associazione “Still I Rise”». Così l’assessora alla partecipazione Loretta Fabrizi nel presentare il programma in città della Giornata della Pace, cui è tradizionalmente dedicata a Jesi l’Epifania.

Dopo la manifestazione del mattino, l’appuntamento del pomeriggio (17,30) al Teatro Pergolesi. «Ci saranno i genitori di Luca Attanasio – ricorda Fabrizi – il nostro ambasciatore ucciso in Congo nel 2021 in circostanze mai realmente chiarite. Un costruttore di pace, vittima probabilmente proprio perché tale. E poi ci sarà Neri Marcorè, un artista di cui tutti conosciamo versatilità, simpatia, cultura, impegno». L’ingresso al Pergolesi sarà gratuito, con prenotazione (0731-206888): già completi platea e primi due ordini di palchi, c’è da affrettarsi per garantirsi un posto almeno nel terzo ordine (al via la distribuzione) o sul loggione.

Con Fabrizi, il vice sindaco Samuele Animali e l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli, ci sono a presentare il programma della Giornata della Pace il coordinatore della Consulta per la Pace, Mostafa Drissi, e Bruno Dottori e Stefano Mazzarini per Avis, che da tradizione dà fondamentale supporto per la manifestazione. «La Consulta – ricorda Drissi – è impegnata a seminare semi di pace, in particolare col lavoro nelle scuole. Con la figura di Luca Attanasio, omaggiamo un costruttore di pace che in Africa era molto popolare anche fuori del Congo, per il suo impegno concreto». Ricorda Dottori: «Il sangue si dona e non si versa, è così che Avis crede nella pace e non può che stare al fianco di questa manifestazione». Per Animali: «Ora più che mai è doveroso che le istituzioni parlino di pace e promuovano una cultura di pace. Quella di Luca Attanasio è una figura di un martire moderno». Brecciaroli evidenzia: «Lavoriamo da tempo sulla cultura della pace, il 2023 è stato l’anno che ha omaggiato in città un uomo di pace come Edmondo Marcucci, promuovendone il ricordo con la mostra in biblioteca e i laboratori con le scuole. Continueremo nel 2024».

Jesi, la Giornata della Pace 2023

Il corteo del mattino partirà alle 11 da piazza Pergolesi, e si snoderà lungo Corso Matteotti accompagnato da atleti e ginnaste di ritmica, ginnastica e twirling del territorio, che si esibiranno in soste lungo il cammino. La celebrazione conclusiva in piazza Federico II, «ci saranno befane e distribuzione di dolci e caramelle» dice Fabrizi. Per l’occasione il mercato ambulante di sabato 6 gennaio, non senza mugugni degli operatori, è stato trasferito a Porta Valle.

Quanto ai palloncini, spiega Fabrizi: «Rinunciarvi è la prima azione green del 2024. Decisione dolorosa ma inevitabile. Anche Jesi fa seguito ai tanti Comuni in Italia che, sulla scorta della direttiva europea che si pone come obiettivo di ridurre l’uso della plastica monouso, non biodegradabile e compostabile, ha deliberato il divieto di disperdere nell’ambiente le microplastiche tra cui i palloncini che, benché biodegradabili, non sono compostabili. Purtroppo i palloncini in cielo finiscono nei mari e nelle campagne, creando inquinamento, e necessitano da 2 a 4 anni per essere riassorbiti nell’ecosistema. Inoltre vi è il problema dell’elio, gas raro, prezioso e molto costoso».

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