Jesi-Fabriano

Jesi, Gianluca Zambrotta in palestra con gli atleti del New Baskin

L'ex campione di Juventus, Milan e Barcellona è passato a fare un saluto alla squadra composta da ragazzi normodotati e diversamente abili. Una grande giornata di festa

Zambrotta in visita alla New Baskin

JESI – Un campione fra i campioni. Gianluca Zambrotta, l’ex calciatore di Juventus, Milan e Barcellona ha trascorso una giornata con i ragazzi del New Baskin Jesi, il progetto di sport inclusivo che rientra nel mood mondiale “Sport 4 all”, la cui finalità, spiega il team coach Danilo Bordoni, è quella di avvicinare alla pallacanestro i ragazzi normodotati e diversamente abili.

«Avere un amico campione del mondo è bellissimo – dice Paolo Delfino, presidente del team jesino -, e quando durante l’allenamento ti arriva proprio il tuo amico per un saluto, allora gli esercizi si trasformano in una grande festa». Di passaggio a Jesi per lavoro dai suoi amici/partner de “Il Mondo di Scimpa”, Zambrotta ha voluto dare un caloroso saluto agli atleti di baskIN del team jesino. Al suo arrivo, è stato accolto con tutti gli onori che una una leggenda del suo calibro merita. Immancabili i selfie e gli autografi, con una promessa: presto sarà di nuovo a Jesi e prenderà parte all’allenamento.

«Questa idea del Baskin – riferisce Stefano Carletti, co-founder del team – è nata dalla creatività di Luca Allegrini, già presidente del New Basket Jesi da 22 anni e nostro compagno di squadra da sempre. Non appena ci illustrò il suo sogno, tutti noi lo appoggiammo e partimmo in questa nuova avventura». «Abbiamo deciso dopo quaranta anni di gioco sui parquet di tutto il mondo di donare il nostro amore e passione a degli angeli, cosi amiamo chiamarli i nostri amici speciali», afferma l’ideatore del progetto Luca Allegrini. Completano lo staff, Andrea Nobili, Tony Gallucci e Marco Talacchia, giocatori che hanno fatto la storia locale e nazionale della pallacanestro.

«Il primo obiettivo – dice Delfino – è quello di acquistare un pulmino usato da 9 posti, affinché a turno ciascuno di noi possa andare a prendere a casa gli angeli e portarli prima in palestra poi a casa a fine allenamento, così da fornire un supporto alle loro famiglie. Successivamente, dovremo trovare una palestra adeguata e inclusiva. A tale proposito, stiamo progettando un playground per la primavera e l’estate dove divertirsi tutti insieme».

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