Jesi-Fabriano

Jesi, fotocamere itineranti contro l’abbandono dei rifiuti: ecco dove

Progetto sperimentale per 18 mesi. Individuate, nel confronto con il gestore del servizio di raccolta, le aree più a rischio e le vie dove, a rotazione, la videosorveglianza itinerante sarà posizionata

La Polizia Locale di Jesi

JESI – Abbandono selvaggio dei rifiuti, arrivano per 18 mesi le fototrappole – fino a febbraio 2025 – per pizzicare e sanzionate incivili e furbetti. Il progetto sperimentale varato dal Comune, che ha noleggiato due apparecchiature di cui sarà dotata la Polizia locale, ha individuato, nel confronto con il gestore del servizio di raccolta, le aree più a rischio e le vie dove, a rotazione, la videosorveglianza itinerante sarà posizionata.

Si tratta di Piazza Baccio Pontelli; Via Esino; Via Pertini; via Gangalia; via Santa Maria del Colle; via Cordai; via Asiago, via Roma; Piazza Spontini; Vicolo delle Terme; Via Farri Vicolo Amici; -Portavalle; Viale della Vittoria nei pressi dell’uscita del parcheggio Mercantini; Via Acquaticcio deposito comunale; Via Cannuccia;  Via Santa Lucia; Via San Giuseppe; Via Colle Olivo intersezione con Via Roma; Via Mura Occidentali; Via Cascamificio; Via Nazario Sauro; Via XV Settembre; Via Siloni; Zona La Chiusa; Via Carlo Marx; Via Pasquinelli; Via dell’Agraria; Via Martiri della Libertà.

«I frequenti episodi di abbandono di rifiuti riscontrati nel territorio comunale – prende atto la Giunta – si ripercuotono negativamente in primo luogo sull’immagine e sul decoro dell’intera comunità, secondariamente sull’economia dei servizi pubblici e non da ultimo determinano calo motivazionale nei confronti dei cittadini che effettuano regolarmente la raccolta dei rifiuti rispettando il sistema attualmente in essere. Considerato altresì che l’attività repressiva condotta dalla Polizia Locale ha portato già alla contestazione di alcune violazioni concernenti l’errato conferimento dei rifiuti ma non ad una risoluzione della problematica esposta dalla cittadinanza. Ravvisata la necessità di contrastare il fenomeno sopraindicato attraverso una nuova modalità di controllo del territorio nelle aree maggiormente a rischio per assicurare una presenza costante e capillare sul territorio, un’efficace forma di sorveglianza delle aree esposte al problema può essere rappresentata dall’installazione di sistemi mobili di ripresa foto/video, in grado di essere collocati e spostati con tempestività nei siti e nelle aree ove il fenomeno si manifesta».

© riproduzione riservata