Jesi-Fabriano

Jesi, la Fondazione Carisj: «Giovani e povertà, torniamo a occuparci dei bisogni primari del territorio»

Presentati i programmi per il 2022 dell'ente di Palazzo Bisaccioni da parte del presidente ingegner Paolo Morosetti, del segretario generale Mauro Tarantino e del consigliere Agostino Valentini

Da sinistra Agostino Valentini, Paolo Morosetti e Mauro Tarantino

JESI – Giovani da recuperare allo studio da quel “limbo” che definisce Neet circa 2 milioni di persone fra i 15 e i 29 anni che, in Italia, non studiano né lavorano o cercano una occupazione. E poi supportare il contrasto alla povertà e proseguire l’attività in campo culturale e artistico di questi ultimi anni. Sono le iniziative programmate per il 2022 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. «Abbiamo programmato – spiega l’ente di Palazzo Bisaccioni – di devolvere importanti risorse economiche per iniziare a sopperire, o quanto meno ad alleviare, importanti e cogenti “bisogni primari del territorio” tutti enfatizzati dalla pandemia Covid19. Ciò fermo restando il prosieguo dell’attività culturale ed artistica, che oramai ha assunto il sapore della consuetudine, nonché di supporto al recupero e al completo restauro delle opere d’arte, sette-ottocentesche, degradate ed abbandonate, presenti soprattutto nelle chiese e conventi dei piccoli centri del nostro territorio».

A presentare i progetti per il 2022 sono presidente, segretario generale e consigliere della Fondazione Carisj, rispettivamente l’ingegner Paolo Morosetti, Mauro Tarantino e Agostino Valentini. Spiega Morosetti: «Nonostante lo “scippo” del bail-in del 2015, che ha mandato in fumo 110 milioni di euro (con l’azzeramento del patrimonio della Fondazione in Banca Marche, nda), altri investimenti consentiti dal Mef su titoli e obbligazioni a basso rischio ci danno modo oggi di operare».

Il fenomeno dei Neet rappresenta, dice Morosetti, «uno sperpero di risorse inammissibile». E quindi «abbiamo pensato di elaborare un progetto che vede la Fondazione Carisj promotore ed attuatore di un primo tentativo, per vedere se riusciamo a far uscire di casa alcuni di questi ragazzi, offrendo loro un percorso di orientamento finalizzato all’impiego o allo studio». Saranno coinvolti Comune e Ambito, Centro per l’impiego, associazioni, esperti e professionisti, agenzie di orientamento e formazione, la comunità educante e organizzazioni imprenditoriali. Una decina i soggetti con i quali si pensa di iniziare.

Sul fronte del contrasto alla povertà, a gennaio un bando pubblico di 50 mila euro verrà aperto da Carisj per individuare dai 5 ai 10 enti assistenziali beneficiari, per l’acquisto di prodotti di prima necessità o il pagamento di utenze.

Continua poi l’attività di recupero del patrimonio artistico con il restauro di quadri, a gennaio altro bando pubblico con l’importo di 20 mila euro: dal 2015 recuperate 57 opere, per un investimento complessivo di 217 mila euro.

Spiega inoltre Morosetti: «Abbiamo ricevuto in donazione la collezione libraria del professor Sergio Angeletti, nativo di Jesi ma sempre vissuto a Milano, giornalista e divulgatore scientifico, malacologo, esperto in fisiognomica, ecologo, naturalista, che già ha donato alla Fondazione una serie di libri antichi del ‘500, ‘600 e ‘700, di cui almeno 6 sono stati certificati dal sistema nazionale come “pezzi unici”, ovvero l’unica copia esistente al mondo. La nuova donazione, già integralmente trasportata presso i nostri locali e in fase di catalogazione, si compone 3.148 libri di cui 254 del periodo 1850 – 1950, 1 rarissimo libro del 1516, 10 libri del ‘700, ed inoltre 321 riviste di biologia, zoologia e naturalistica». Il legame con Angeletti, evidenzia Tarantino, ha anche portato «ad una importante richiesta dall’Università St. Andrews in Scozia che sta organizzando una ricerca ed una mostra su Sarah Bowdich e altre donne del XIX secolo che si sono dedicate alla scienza naturale ma sono state poco riconosciute dai loro coetanei. Avevamo organizzato l’8 marzo 2021 un seminario sulla figura di questa scienziata, partendo da un volume presente nella collezione donata dal dottor Angeletti. La mostra si aprirà a marzo 2022 e l’università ci chiede una collaborazione che riguarda questo volume, raccolta delle prove di stampa dei disegni che la Bodwich ha fatto per pubblicazioni di altri autori. Un pezzo unico al mondo, perché sono le bozze di stampa provenienti dalla lastra litografica, incollate una ad una sulle pagine del volume. Plausibile che Sarah si incaricasse di controllare il lavoro di stampa e poi si sia trattenuta la bozza del suo disegno».

Si ripeterà il Premio Utopie di Bellezza in memoria di Giuliano de Minicis, artista, grafico, pittore, fotografo, pubblicista. L’edizione 2022, dopo la prima che ha visto la partecipazione di 146 giovani artisti da tutta Italia, avrà a tema della fotografia e sarà sempre riserva ai giovani, italiani e non, dai 18 ai 30 anni. Continua la collaborazione con il Comune di Senigallia, per l’organizzazione e l’attiva partecipazione di mostre fotografiche, così come la messa a disposizione, a titolo completamente gratuito, di due ampie sale dal primo piano di palazzo Bisaccioni, per artisti, giovani e non, che vogliono promuoversi e avere visibilità del loro lavoro. La Fondazione amplierà gli spazi per le “libere esposizioni” liberando all’occorrenza il secondo piano dell’ala museale di Palazzo Bisaccioni. Iniziata poi la collaborazione con Gallerie d’Italia, di Banca Intesa, che sfocerà a fine 2022 nell’organizzazione di una grande mostra a Palazzo Bisaccioni, con le opere della loro prestigiosa e copiosa collezione.

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