Jesi-Fabriano

Jesi, fissati i funerali di Bruno Amagliani, annegato mentre pescava vongole

L'ex sindacalista della Hidropro e delegato provinciale Uilm è stato colto da malore in acqua a Senigallia nel tratto di mare antistante l'Hotel Diana

La chiesa di San Francesco d'Assisi dove si terrà il rito funebre
La chiesa di San Francesco d'Assisi

JESI- Saranno celebrati domani, martedì 4 agosto alle 16:30 nella chiesa San Francesco d’Assisi, i funerali di Bruno Amagliani, lo jesino di 68 anni annegato sabato mattina (1 agosto) mentre stava pescando vongole a Senigallia, nel tratto di mare antistante l’Hotel Diana. L’uomo, pensionato, lavorava alla Hidropro (oggi Caterpillar) ed era un delegato sindacale Uilm.

Bruno Amagliani

Presumibilmente colto da malore mentre si trovava in acqua, è stato trascinato dalla corrente verso riva, ma quando il bagnino lo ha soccorso per lui non c’era già più nulla da fare. La camera ardente, allestita alla Casa funeraria Santarelli (via Marche, vicino all’ex Mercatone Uno di Monsano), è stata visitata da parenti e amici, sconvolti di fronte alla tragedia.

Bruno in queste giornate estive si trovava in campeggio con la moglie, dovevano essere momenti spensierati di vacanza invece si sono trasformati in tragedia. Al termine della funzione funebre, la salma sarà cremata e le ceneri tumulate presso il cimitero di Jesi. Lascia la moglie e la figlia, i cugini, tanti amici e i parenti.

Un dolore condiviso anche dagli ex colleghi della Uilm Ancona: «Purtroppo abbiamo appreso la notizia della scomparsa di Bruno Amagliani – si legge in un messaggio diffuso sui social – era stato delegato Uilm alla Hidropro e membro del direttivo provinciale prima della pensione. Alla figlia Egizia e alla famiglia vanno le condoglianze di tutta la struttura Uilm Anconetana».

Portavoce dei diritti dei lavoratori, Amagliani viene ricordato come un sindacalista battagliero e puntuale, uno che «ha sempre avuto a cuore i lavoratori e come delegato della Hidropro oggi Caterpillar, aveva dato il massimo per difendere i diritti e il salario», scrive un ex collega.

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