Jesi-Fabriano

Festa della Repubblica, il sindaco Bacci celebra la democrazia ma “punge” sulla questione lavoro

«Oggi l'Italia ha il tasso di occupazione giovanile più basso d'Europa, il diritto all'occupazione, sancito dalla Costituzione, non è mai stato garantito», ha detto il primo cittadino. Deposizione della corona d'alloro in piazza Indipendenza

Festa della Repubblica, il sindaco Massimo Bacci mentre pronuncia il suo discorso in piazza Indipendenza
Festa della Repubblica, il sindaco Massimo Bacci mentre pronuncia il suo discorso in piazza Indipendenza

JESI – La Festa della Repubblica di oggi, 2 giugno, ha avuto il suo prologo in mattinata, alle 10.30, quando in piazza Indipendenza il sindaco Massimo Bacci ha deposto una corona d’alloro al monumento prima della cerimonia di consegna, al Teatro Pergolesi, di copia della Costituzione ai neo diciottenni e del Premio Calamandrei a Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte Costituzionale (leggi l’articolo).

Festa della RepubblicaPresenti, oltre ai cittadini e ai labari di associazioni tra le quali l’Anpi, anche il comandante della Compagnia Carabinieri, maggiore Benedetto Iurlaro, il commissario, vice questore aggiunto Mario Sica, il comandante della Guardia di Finanza, capitano Daniele Carrozzo, il sostituto commissario Stefano Ortolani, comandante della Polstrada, il luogotenente Fiorello Rossi, comandante della Stazione Carabinieri di Jesi.

«Si rinnova oggi – ha detto il Sindaco – la celebrazione della forma democratica scelta per il governo del nostro Paese, da cui discende la Costituzione. Ed è anche una celebrazione per ricordare quanti diedero la vita per raggiungere questo traguardo attraverso la Resistenza, madre della Liberazione. La Festa della Repubblica ne offre di spunti e di stimoli per ricordare da dove veniamo e quali insegnamenti ci può dare il nostro passato».

Festa della RepubblicaE tra gli spunti, il primo cittadino ha tra l’altro sottolineato, «Pensando ai nostri giovani», che tra i primi 54 articoli «Molti sono stati largamente ignorati e talvolta sostanzialmente traditi. E i più calpestati sono sicuramente quelli concernenti un lavoro e una retribuzione adeguata».

Festa della Repubblica«È sufficiente una breve lettura dei tassi di occupazione per rendersi conto che questo diritto solennemente enunciato dall’articolo 1 – “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” – non è mai stato garantito e, negli ultimi decenni, è stato addirittura mortificato: oggi l’Italia non solo non è in un regime di piena occupazione – come la Germania e alcuni Paesi del nord – ma ha il tasso di occupazione giovanile più basso d’Europa».

 

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