Jesi-Fabriano

Jesi, ora l’ex Enoteca è anche Centro di Interpretazione del paesaggio

L'inaugurazione a Palazzo Balleani vecchio, sede dell’Istituto Marchigiano di Enogastronomia da rilanciare. Pedalate e visori virtuali per un progetto Adrilink che coinvolge 11 soggetti di 7 Paesi della regione adriatico-ionica

L'inaugurazione del Centro di interpretazione del paesaggio a Jesi

JESI – Palazzo Balleani vecchio, già sede dell’Enoteca e poi dell’Istituto Marchigiano di Enogastronomia, è ora anche Centro di Interpretazione del paesaggio. Stamane, 21 dicembre, l’inaugurazione, col taglio del nastro da parte del sindaco Lorenzo Fiordelmondo alla presenza del Prefetto di Ancona Darco Pellos, della consigliera Lindita Elezi in rappresentanza della Regione, di presidente e direttore dell’Imt Antonio Centocanti e Alberto Mazzoni, dell’assessore al turismo Alessandro Tesei.

Il “Centro di interpretazione del paesaggio” si lega al progetto Adrilink (Adriatic Landscape Interpretation Network -Programma Interreg-Adrion 1108), una iniziativa dedicata a promozione e sviluppo del turismo paesaggistico nella regione adriatica e che, finanziata dalla Commissione Europea, vede Jesi capofila di un partenariato che coinvolge 11 soggetti di 7 Paesi della regione adriatico-ionica: appunto Italia e poi Grecia, Croazia, Slovenia, Bosnia, Serbia e Albania. A Palazzo Balleani Vecchio il Cip mette a disposizione visori di realtà virtuale con cui immergersi nei paesaggi naturali della Vallesina, traccia i possibili percorsi di visita sul territorio, consente di pedalare in uno scenario virtuale dinamico, che attraversa castelli e scenari delle nostre zone, in sella ad una bici e davanti a schermi dove sfila il percorso in soggettiva e alla velocità della pedalata.

Sui tre piani di Palazzo Balleani, restano intanto le installazioni multimediali che consentono di scoprire e conoscere le ricchezze enogastronomiche marchigiane, realizzate per l’Ime che, dopo l’inaugurazione nel 2018, non ha però trovato reale continuità per la sua apertura al pubblico. Si spera che ora l’arrivo del Cip aiuti a ridare vitalità anche all’Ime: il Centro sarà aperto dal 5 gennaio 2023 da giovedì a sabato con orario 10-13, a cura del personale comunale (3 euro adulti, 1 euro per gli under 25, gratis fino a 5 anni). Con apertura gratuita eccezionale il prossimo 26 dicembre.

«Luoghi e risorse preziose per la città, l’Ime e ora il Cip – ha detto Fiordelmondo – nel segno di un progetto che già nel nome, Adrilink, parla di un Adriatico luogo di abbraccio fra cittadinanze in questi tempi drammatici». Per il prefetto Pellos: «Marche terra di eccellenze che dovrebbero farsi conoscere maggiormente. Da sempre terra di passaggio, come testimonia la vicenda di Federico II nato a Jesi, ma anche di interesse e sviluppo». Da Elezi i saluti di presidente e assessora regionale Francesco Acquaroli e Chiara Biondi: «Progetto partito con la precedente amministrazione e che vediamo concretizzarsi, Jesi si fa capofila di un progetto europeo». Secondo Tesei: «Dal macro al micro: sia punto di partenza e occasione per la collaborazione fra i Comuni della Vallesina».

Marco Cardinaletti, che ha ideato e curato il progetto con Eurocube: «Fine di un percorso, inizio di un grande progetto che mette in campo un partenariato fra città e territori che cercano di costruire un loro spazio e una loro identità turistica. Ci sono una piattaforma web, centri di interpretazione del paesaggio che hanno puntato sul mare come in Croazia, storia e cultura in Bosnia, il paesaggio astronomico in Slovenia. Allo studio un prototipo di card che potrebbe mettere insieme in rete servizi e opportunità». Per Centocanti: «Dieci itinerari possibili e da scoprire, una vetrina per tutto il territorio nel cuore delle Marche che, sulla qualità se non sulla quantità, possono competere».

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