Jesi-Fabriano

Jesi Estate, il primo atto del neo assessore alla cultura Luca Brecciaroli

Presentata una mini rassegna di cinema, musica e teatro per il mese di agosto. Le priorità dell'esponente di giunta

L'assessore alla cultura Luca Brecciaroli assieme al sindaco Lorenzo Fiordelmondo

JESI – Una mini-rassegna estiva di appuntamenti per coinvolgere i cittadini già tornati dalle vacanze, o che hanno rinunciato a farle. È quanto allestito dal neo assessore alla cultura Luca Brecciaroli in collaborazione con l’amministrazione guidata dal sindaco Fiordelmondo. Si svolgerà nel mese di agosto tra teatro, cinema e musica.

«Il ruolo della cultura è, anche se può sembrare banale ripeterlo, fondamentale nelle nostre vite: ogni nostra azione e pensiero, ogni momento sociale e personale sono definiti dalla nostra cultura e dalle culture che permeano la nostra società – osserva Brecciaroli -. Obiettivo del lavoro sarà pertanto un generale stimolo a riprendere, o in alcuni casi proseguire, un’azione culturale di qualità, caratterizzata da programmazione, stimolo, cooperazione e confronto continuo. Ciò per poter recuperare una biosfera culturale necessaria a tutta la nostra comunità, e nella quale tutti e tutte possiamo riconoscerci, oltre a favorire sviluppo, scambi e collaborazioni con tutto il territorio. La sfida sarà ovviamente ardua, anche perché si dovrà fare i conti con poche risorse e con una carenza di spazi adeguati, ma come tutte le sfide ardue metteremo in campo energie e idee: la cultura sarà uno dei perni di sviluppo per la nostra amministrazione. La prima sfida è stata quella di mettere in campo un calendario estivo di eventi con un buon livello di qualità, soprattutto farlo con tempi strettissimi e poche risorse, ma coglieremo la sfida per dare un po’ di ossigeno ai cittadini e alle cittadine, momenti di arricchimento e socialità sempre più necessari».

Quali le linee guida? «Le nostre linee guida – specifica sempre l’assessore – si baseranno sulla ricerca di un patto di partecipazione con la nostra comunità, un confronto aperto e plurale, inclusivo e arricchente, in grado di valorizzare le eccellenze locali e confrontarsi con la realtà contemporanea globale, allacciando il più possibile rapporti e scambi: senza confronto e contaminazione ci si chiude e si appassisce. In secondo luogo, ma non meno importante, daremo un forte impulso alla delega relativa alla memoria storica: un filo rosso che vuole ricercare un senso della nostra comunità a partire dalle sue radici, ma soprattutto nel nostro Novecento. Solo con una solida base nella nostra storia credo sia possibile capire l’oggi, e ancor più le enormi sfide della contemporaneità e del futuro che ci attende, con le sue incognite, i suoi dubbi e i suoi problemi. Cercheremo anche di dare il più possibile impulso ai nostri tradizionali gemellaggi, coordinandoci anche con un generale lancio del turismo nel nostro territorio, facendo rete con tutta la Vallesina».

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