Jesi-Fabriano

Esproprio di via Moro, Comune condannato a risarcire i proprietari dei terreni

Debito fuori bilancio di 133 mila euro, da approvare in consiglio comunale a Jesi, a seguito della sentenza della Corte di Appello di Ancona relativa al ricorso dei privati

Via Moro

JESI – Ammonta a 133 mila euro il debito fuori bilancio che il consiglio comunale dovrà approvare giovedì 24 maggio. Il Comune è infatti costretto a prendere atto della sentenza n.1638/2016 del 23.12.2016 della Corte di Appello di Ancona – Sezione Civile, pronunciata in esito al giudizio Immobiliare Belvedere Srl + altri, relativa agli espropri di pubblica utilità per la realizzazione della strada d’accesso all‘ospedale Carlo Urbani. I proprietari dei terreni, in particolare, si sono opposti alla stima dell’indennità effettuata dal Comune.

La vicenda si trascina ormai da tempo. Gli espropriati, mediante ricorso, avevano chiesto molto di più: 516 mila euro.

«Nel corso del giudizio – spiega l’amministrazione, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.181/2011, il sistema di indennizzo per le aree non edificabili è stato modificato non essendo più fondato sul criterio del valore agricolo medio, ma sulla valutazione del mercato in base alle caratteristiche oggettive che tengano conto della possibile utilizzabilità economica ulteriore
e diversa da quella agricola intermedia tra quest’ultima e quella edificatoria consentita dalla normativa vigente e conferme agli strumenti di pianificazione urbanistica. Il Giudice adito ha disposto pertanto il rinnovo della CTU già espletata, che sostanzialmente aveva confermato il valore dell’indennità determinato dal Comune di Jesi, affinché si tenesse conto della suddetta sentenza. Con sentenza n. 1638/2016 pubblicata il 23.12.2016, non notificata, la Corte d’Appello di Ancona ha determinato il valore complessivo dell’indennità sopra detta in €101.180,00 ed ha condannato il Comune di Jesi al pagamento degli interessi legali con decorrenza dalla data del decreto di esproprio, delle spese del grado, quantificate in €888,00, delle spese legali quantificate in complessivi € 20.125,00 netti, pari ad € 25.534,60 nonché delle spese di CTU».

Esborso che si configura quale debito fuori bilancio, non programmato in fase di previsionale, insomma. Giovedì, in aula consiliare, è atteso il via libera al pagamento della somma ai ricorrenti.

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