Jesi-Fabriano

Jesi, due nuove auto donate allo Iom da Daniela Chiocca in ricordo del marito

La benedizione a Jesi di una delle due vetture donate da Daniela Chiocca allo Iom

Una delle due Fiat Panda donate allo Iom tra le responsabile e le operatrici dell'organizzazione di volontariato

JESI – «Un gesto che avevo pensato di fare anche in ricordo di mio marito». Poche le parole. E commosse, quelle pronunciate da Daniela Chiocca vicino ad una delle due auto (Fiat Panda) da lei e dalla sua famiglia donate allo Iom Jesi e Vallesina (ora anche Macerata, Appignano, San Severino e Treia). Questa mattina, 15 aprile, la benedizione di una delle vetture in piazza del Duomo. Un gesto, il suo, in ricordo del marito Massimiliano Mancinelli, venuto a mancare improvvisamente per un malore durante un’escursione sui Sibillini nel marzo del 2022.

«È stata una grande donazione – spiega Maria Luisa Quaglieri, direttrice responsabile dell’Organizzazione di volontariato – Come è grande il cuore di Daniela perché grande è il suo ricordo nei confronti del marito…Daniela ha capito benissimo lo spirito dello Iom tanto che oggi sta per entrare anche lei nella nostra grande famiglia». A sottolineare la profondità del gesto anche la presidente Anna Maria Trane Quaglieri. «Il gesto è stato bellissimo, non ha eguali perché viene da una persona al di fuori del nostro contesto…Non ci sono parole di gratitudine per un gesto di questo tipo».

Tra i presenti alla benedizione anche Lucilla Garofoli, vice presidente Iom, e alcune volontarie e operatrici dello stesso ente fondato 28 anni fa a jesi. Oggi sono 15 gli infermieri che vi operano, 40/45 le operatrici e gli operatori, 5 tra Oss e psicologi. Nove le auto attualmente a disposizione degli operatori per coprire due territori, Jesi e Vallesina e da circa due anni, anche quello Maceratese. «Il primo paziente lì a novembre del 2022 – ricorda Quaglieri – Abbiamo un po’ faticato ad entrare in questa realtà e dare i nostri servizi ma oggi le attività sono ben integrate tanto che meno persone con problemi oncologici arrivano al pronto soccorso per magari le cure del caso. Un passo importantissimo per la loro qualità di vita».

Sono circa 600 le persone seguite dagli operatori dell’organizzazione nelle due aree geografiche. «La loro età purtroppo è calata nel tempo – specifica la direttrice responsabile – passando da una media di 75 anni dei pazienti ad una di 65 anni, con molte madri di famiglia. Aspetto che implica risvolti psicologici importanti».

A benedire la Fiat Panda ibrida, vicino alla scalinata del Duomo il vescovo Gerardo Rocconi che ha ricordato nelle preghiere tutte le persone che vengono assistite.

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