Jesi-Fabriano

Jesi, giù i ruderi di via Tessitori

Resta in piedi il più piccolo degli edifici, comunque destinato a essere demolito, «Si sta predisponendo la pratica per lo smaltimento dei materiali». La maggioranza: «Elaborato il progetto di ampliamento del parco Granita»

Jesi, giù i ruderi di via Tessitori

JESI – Giù, dopo decenni, i ruderi di via Tessitori. A pochi metri dalla palestra Carbonari, ne è già stata abbattuta la gran parte. Resta in piedi solo il più piccolo degli edifici, comunque destinato a essere demolito. Lo confermano gli uffici comunali: «Si sta predisponendo la pratica per lo smaltimento dei materiali».

«Una volta completata l’operazione – ha detto a riguardo l’assessore a lavori pubblici e urbanistica Roberto Renzi – verrà fatta una pulizia dell’area. L’obiettivo finale è riuscire a quel punto ad ampliare l’area verde pubblica lungo il fosso della Granita. Certo, fino a che è in corso il cantiere dell’Erap crea dei fastidi. Ma in ogni caso lo spazio sarà subito messo in ordine e reso accessibile».

I ruderi di ruderi di via Tessitori prima della demolizione

L’intervento complessivo ha per oggetto tre fabbricati, facenti parte di una vecchia unità immobiliare di campagna, da decenni in stato di abbandono e pericolanti. Si procede alla loro demolizione e alla rimozione delle macerie, lasciando poi l’area destinata a verde pubblico. La spesa prevista è pari a 53 mila euro.

Lo spazio, in abbandono e da tempo con le recinzioni abbattute, era di fatto non separato dal resto di una zona molto frequentata, nel cuore del quartiere San Giuseppe.

Dalla maggioranza è Jesiamo a far sapere: «Già elaborato anche il progetto di ampliamento del parco Granita, dopo aver demolito il rudere pericolante di via Tessitori. Quest’ultimo sarà possibile grazie ai finanziamenti del programma nazionale PINQuA per la qualità dell’abitare. Cospicui contributi ministeriali ottenuti dall’amministrazione (oltre 7 milioni di euro) che consentiranno, fra le altre cose, di ridare vita all’ex Cascamificio trasformandolo in un centro di produzione culturale (nonché il recupero del San Martino di corso Matteotti). A breve sarà completamente rinnovata pure la palestra Carbonari, importante punto di aggregazione del medesimo quartiere».

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