Jesi-Fabriano

Debito pubblico, un incontro a Palazzo Bisaccioni

Promosso dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Jesi e Vallesina, l'appuntamento si terrà sabato 24 febbraio a Palazzo Bisaccioni. Sono invitate le forze politiche che si presentano alle prossime elezioni

JESI – Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Jesi e Vallesina organizza un incontro sul debito pubblico per sabato 24 febbraio dalle 16.30 alle 19 a Palazzo Bisaccioni.

L’invito del Comitato territoriale, costituitosi lo scorso anno in città, è esteso ai partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni politiche nazionali, e alle organizzazioni sociali presenti nel territorio: «Il debito pubblico italiano ha toccato, a fine 2017, il suo massimo storico, raggiungendo il 132,6% in rapporto al Pil, e collocando il nostro Paese al quinto posto planetario dopo Giappone (239,2%), Grecia (181,3%), Libano (143,4%) e Capo Verde (133,8%) – evidenzia il coordinatore del Circolo di Jesi e Vallesina, Enzo Beccaceci – Nel mondo il debito totale (pubblico più privato) è tre volte superiore al Pil mondiale prodotto. Un debito gigantesco che, se non si cambiano le regole del gioco economico che ci hanno portato all’attuale livello disumano di diseguaglianza fra ricchi e poveri, denunciato recentemente dal rapporto Oxfam, non ne usciremo vivi perché una tale mole di debito non potrà mai essere ripianata malgrado i continui sacrifici chiesti alla popolazione».

La partecipazione delle forze politiche che si candidano alla guida del Paese è essenziale: «È necessario, a questo punto, chiedere a chi si candida al governo del Paese di provare a dare una risposta ad alcune semplici domande basate su dati concreti: se, pur avendo chiuso il bilancio dello Stato in attivo 27 volte negli ultimi 28 anni (unica eccezione il 2009), il paese è sempre più indebitato, c’è qualcosa di illegittimo nel meccanismo del debito? Se chi ha pagato le tasse, negli ultimi venti anni ha dato allo Stato 700 miliardi in più di quello che ha ricevuto sotto forma di beni e servizi, si può continuare a pensare che tutto sia oggettivo e non frutto di una trappola ideologica artificialmente costruita da chi sta speculando sul debito pubblico?».

A queste ed altre domande si cercherà di rispondere in occasione dell’incontro a Palazzo Bisaccioni cui parteciperanno il dottor Vittorio Lòvera, presidente nazionale del Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi, il dottor Giacomo Bracci, componente dell’Economia per il cittadino, e il professor Antonio di Stasi, responsabile regionale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.

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