Jesi-Fabriano

Jesi sotto choc per il gesto estremo di Loretta Liera

Sconcerto e incredulità in città per la scomparsa di Loretta Liera. L'ultimo addio sabato pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe

La chiesa di San Giuseppe di Jesi

JESI – Incredulità e tanto tanto dolore sono i sentimenti che ora accomunano quanti conoscevano Loretta Liera, l’imprenditrice jesina delle auto che questa mattina poco prima delle 8 ha deciso di togliersi la vita. Un gesto estremo, lucidissimo, senza ritorno. Ma anche senza un apparente perché. Loretta, che abitava da sola in un appartamento al terzo piano di un palazzo storico in via Posterma, pieno centro storico, in un momento di profondo sconforto si è recisa le vene dei polsi, poi ha fatto un volo giù dalla finestra. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto c’era ancora un flebile anelito di vita in lei, ma ogni disperato tentativo di salvarla si è rivelato purtroppo inutile.

La salma è stata trasferita alla Casa funeraria di Santarelli a Monsano (via Breccia) dove è stata allestita la camera ardente che sarà aperta al pubblico dalle 11 di domani (venerdì 15 Luglio ndr). La notizia della tragedia è presto rimbalzata in città con un’eco vastissima di dolore. Loretta Liera, 49 anni, titolare e amministratrice della storica concessionaria fondata dal padre Marco Liera, specializzata nella vendita e assistenza di veicoli Renault, Dacia, Nissan e Mahindra era conosciutissima e ben voluta da tutti. Una donna solare, bella, energica, che amava la compagnia, la buona tavola e il vino tanto da aver conseguito il titolo di sommelier. Era lei che nel corso degli anni aveva preso le redini della storica concessionaria di famiglia e che, dopo la morte del padre Marco, avvenuta il 30 marzo scorso era al timone dell’attività, curando l’amministrazione e la vendita.

Una donna capace e determinata, affiancata sempre dalla sorella Laura cui era affidata invece la parte dell’assistenza e dei ricambi auto. Le due sorelle Liera portavano così avanti l’eredità del padre Marco che a quella concessionaria fin dagli anni Settanta aveva dedicato la vita. Chi conosceva Loretta ora stenta a credere che sia successo, stenta a realizzare. E ancora non crede che l’abbia fatto. Qualcuno a lei vicino ha parlato di una forma di depressione accentuata dallo stress subentrato proprio dopo la scomparsa del padre, ma di fatto cosa si agitasse nel suo cuore fino a spingerla a un gesto tanto estremo resta davvero un mistero. Non ha lasciato lettere, biglietti di addio né alla sorella, né alla mamma Gabriella o alle nipoti. Nessuna parola di conforto per chi resta a piangerla.
I funerali
La camera ardente sarà allestita presso la Casa funeraria di Santarelli in via Breccia a Monsano. L’ultimo addio a Loretta Liera sarà celebrato sabato pomeriggio alle 16,30 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, la stessa che ha accolto il funerale del papà pochi mesi fa. Un dolore che rivive, stavolta in maniera più tragica. Poi, l’ultimo viaggio verso il cimitero comunale per la tumulazione. La famiglia ha promosso una raccolta fondi in favore dello Iom-Istituto Oncologico Marchigiano di Jesi e Vallesina realtà a cui la famiglia Liera è sempre stata particolarmente vicina e solidale.
I ricordi
«Non riesco a crederci, a comprendere il perché di questo gesto – scrive un’amica – passavamo spesso del tempo insieme e lei sembrava come sempre…». «Una notizia terribile stamattina ha inondato la città – scrive anche l’imprenditore Andrea Pieralisi – solitudine, malessere o essere stanchi di tutto non lo so… unica cosa che so è che non riuscirò mai a capire perché. Oggi non riesco a parlare. Ciao L.», conclude.  

© riproduzione riservata