Jesi-Fabriano

Jesi, provvedimenti restrittivi contro il gioco d’azzardo

Il consiglio comunale è chiamato ad approvare, martedì 30 gennaio, il nuovo regolamento che impone vincoli molto stringenti a bar e tabacchi con slot. Previsti sconti sulla tassa rifiuti per chi rinuncia a tali apparecchi

JESI – Divieto di installazione di apparecchi e congegni per il gioco in locali ubicati in un raggio di 500 metri da istituti universitari, scuole di ogni ordine e grado, istituti di credito e sportelli bancomat, uffici postali ed esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati. Non solo. Il divieto vale anche per bar e tabaccherie posizionati entro un raggio di 500 metri da nidi e scuole dell’infanzia, caserme, chiese e luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambiente sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile, centri sociali per anziani, parchi gioco, sedi operative di associazioni di volontariato, oratori, ospedali e luoghi di cura.

È quanto prevede il nuovo regolamento comunale per la prevenzione e il contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico, che martedì 30 gennaio approda in consiglio comunale per la ratifica. Un provvedimento – disposto dalla regione – molto stringente, che indica anche gli orari di accensione di slot e affini: dalle 10 alle 12.30, dalle 16.30 alle 19, dalle 21 alle 24 (con interruzioni dalle 24 alle 10, dalle 12.30 alle 16.30, dalle 19 alle 21).

L’Amministrazione comunale, inoltre, non procederà alla locazione o concessione a qualsiasi titolo di immobili a soggetti che intendono aprire attività relative all’esercizio del gioco lecito, sia attraverso sale dedicate che attraverso l’installazione di apparecchi meccanici e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici da intrattenimento. Verrà inoltre istituito un elenco pubblico degli esercizi presenti nel proprio territorio che espongono il marchio “No Slot”, che potranno usufruire di agevolazioni in materia di tassa sui rifiuti (Tari).

C’è tempo fino al 31 dicembre 2019 per adeguarsi alla nuova normativa, qualora fosse approvata. Tali vincoli, ovviamente, sono validi fin da subito per le nuove attività.

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