Jesi-Fabriano

Jesi, consulta per le donne: al via diversi progetti

Dall’uguaglianza di genere alla comunicazione, dagli incentivi per le politiche di sostegno alla famiglia fino alla lotta contro la violenza. Il nuovo organismo inizia a operare

Da sinistra Gianfranca Schiavoni, il sindaco Massimo Bacci e l'assessore Marisa Campanelli

JESI – Dall’uguaglianza di genere alla comunicazione, dagli incentivi per le politiche di sostegno alla famiglia fino alla lotta contro la violenza. Tanti i progetti che la Consulta per le Donne e le Pari Opportunità si appresta ad avviare, mentre sta continuando a crescere il numero delle adesioni che già in fase di partenza aveva superato le 70 unità (tra cui anche 4 uomini).

E proprio in vista della prima assemblea generale della Consulta (dopo quella per eleggere il direttivo), in programma il prossimo 3 giugno, la presidente Gianfranca Schiavoni è stata ricevuta in Municipio dal sindaco Massimo Bacci e dall’assessore alle pari opportunità Marisa Campanelli, per illustrare i passi iniziali che si stanno compiendo. La Schiavoni ha sottolineato il grande entusiasmo che si sta registrando da parte di tutti per dare il via all’attività e il
forte desiderio di essere protagonisti, anticipando la volontà di avviare una collaborazione stretta con le scuole al fine di promuovere tra le più giovani generazioni tematiche di grande attualità.

«Dalla presidente – hanno osservato Bacci e Campanelli – abbiamo compreso la grande volontà di impegno e la convinta partecipazione. È una Consulta fortemente motivata, dove sono tantissime le ragazze presenti, e che vuole
dare il proprio contributo coinvolgendo tutta la cittadinanza, in particolar modo proprio la componente giovanile. Siamo rimasti davvero soddisfatti e ancor più convinti della bontà della scelta di prevedere questo organismo
estremamente inclusivo e che sarà un punto di riferimento importante per l’Amministrazione comunale su determinate questioni».

I progetti individuati dal direttivo della Consulta saranno portati avanti da distinti gruppi di lavoro, attraverso specifiche commissioni, coinvolgendo così tutti i partecipanti della Consulta stessa nelle varie attività. La Consulta, come noto, è il nuovo organismo previsto dallo Statuto che punta a valorizzare la presenza, la cultura e l’attività delle donne nella società e nelle istituzioni, riconoscendo il carattere multietnico e le diversità culturali della realtà femminile nel territorio; sostenendo il diritto alle pari opportunità nel lavoro e in ogni altro settore; prevenendo e contrastando tutte le forme di esclusione e di violenza.

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