Jesi-Fabriano

Jesi, consegna dei lavori per ponte San Carlo: ufficio comunale a Minonna, per il guado provvisorio è tutto da vedere

A fare il punto l'assessori ai lavori pubblici Valeria Melappioni. Mentre si vanno definendo ufficio comunale distaccato e dispensario farmaceutico, per l'attraversamento temporaneo del fiume nulla è ancora certo

Il progetto del nuovo Ponte San Carlo di Jesi

JESI – Consegna parziale dei lavori per la demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo: appalto da 6,4 milioni di euro, il progetto ne avrà infine richiesti in totale oltre 8.

«Il contratto – spiega l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni – è stato stipulato lo scorso 27 gennaio. C’è stata una prima parziale consegna del cantiere, per la definitiva occorrono prima la bonifica da eventuali ordigni bellici e l’approvazione, che spetta alla Regione, del progetto di cantierizzazione. Ci stiamo lavorando. È in questo che la ditta, che si è offerta di allargare e rendere percorribile un guado sul fiume per il tempo dei lavori, dovrà individuare tale guado nel dettaglio. Solo a quel punto se ne potrà sapere di più sulla fattibilità e sul via libera regionale o meno. Si tratta naturalmente di una questione di cui delicatezza e difficoltà, dal punto di vista della sicurezza, sono immaginabili».

Prosegue l’assessora: «Stiamo lavorando a tutti i servizi utili a mitigare i disagi. Nelle prossime settimane il questionario che chiederemo ai residenti a Minonna di compilare per avere un quadro di spostamenti e necessità cui dare risposte. Stiamo mettendo a punto le modalità di partecipazione al questionario: per favorirla, prevediamo l’apertura temporanea a Minonna di un ufficio comunale di prossimità, che poi sarà attivo anche per periodo di ricostruzione del ponte. Per il dispensario farmaceutico, siamo in attesa che venga individuato dall’Ast il soggetto che provvederà ad aprirlo»

Il cronoprogramma delineato per i lavori prevede che i primi tre mesi siano dedicati a spostare il passaggio dei sottoservizi, che ora sfruttano il ponte, sotto l’alveo dell’Esino, e senza interruzioni per il traffico. Sarà dal quarto mese, riservato alla demolizione del San Carlo, che il collegamento fra centro urbano e Minonna non sarà più possibile se non allungando il percorso utilizzando la SS76 oppure passando da Piandelmedico. Dal quinto e per nove mesi almeno previsti i lavori di ricostruzione: in totale, dunque, come minimo dieci mesi senza ponte San Carlo, in teoria dalla tarda primavera- inizio estate del 2023 alla primavera del 2024. Il ponte è attualmente chiuso al traffico pesante dal maggio del 2018, per motivi di sicurezza.

Per il guado, in un incontro pubblico a Minonna il progettista ingegnere Luigi Dezi aveva spiegato: «Il cantiere si installerà sulla sponda destra (la prima entrando in centro da Minonna, nda) e occorrerà una strada a suo servizio. Le ditte hanno offerto di allargarne la sede: potrebbe consentire un passaggio pubblico a senso unico alternato, con una corsia e un marciapiede. Il guado sarebbe poco più alto della corrente nel fiume, non appena l’acqua sale, andrà chiuso. Per poi tornare agibile. Il monitoraggio con telecamere e sensori dovrà essere costante».

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