Jesi-Fabriano

Jesi città regia? «Meglio “Piccola Milano delle Marche”»

Il professor Gabriele Fava si rivolge direttamente all'ingegnere Gennaro Pieralisi, fra i sostenitori del titolo proposto da Daniele Massaccesi, ribadendo le proprie perplessità in merito alla mozione da mettere al voto in aula consiliare

Piazza della Repubblica a Jesi
Piazza della Repubblica a Jesi

JESI – «Jesi “Città Regia”? Meglio il titolo di “Piccola Milano delle Marche”». Il professor Gabriele Fava, scettico sull’appellativo proposto dal presidente del consiglio comunale Daniele Massaccesi, si rivolge direttamente all’ingegnere Gennaro Pieralisi, fra coloro che invece spingono affinché Jesi possa “sfoggiare” il titolo di “città regia” (sul quale dovrà esprimersi, il prossimo 27 ottobre, il consiglio comunale).

Gabriele Fava
Gabriele Fava

«Avrei una domanda da porre al più importante imprenditore della nostra città, leader nel mondo con i suoi prodotti – esordisce il professor Fava -. Non sarebbe preferibile che Jesi riguadagnasse il titolo di “Piccola Milano delle Marche” che derivava dalla capacità di intrapresa dei nostri concittadini, dalla loro laboriosità e dalla ricchezza del tessuto produttivo?». L’ex sindaco nutre infatti forti perplessità in merito all’idea lanciata da Massaccesi. «Che Jesi sia stata fondata da Re Esio è una leggenda – ha ironizzato qualche giorno fa assieme al collega professore Ero Giuliodori -, che l’Imperatore Federico II sia nato qui è storia. Allora perché limitarci? Bando alla modestia, altro che regia! Jesi “città imperiale”».

«L’ingegnere Pieralisi – prosegue Fava – fa riferimento a Roma per evidenziare l’importanza anche della leggenda per promuovere un territorio. Ma sia Spqr che Caput Mundi, gli appellativi della Capitale, derivano dalla sua incontrovertibile storia. Il titolo di “città regia” sembra fra l’altro che non esista, essendo insolito anche per la consulta araldica. Magari bastasse un aggettivo per incrementare la ricchezza della nostra comunità in termini turistici e commerciali, lo farebbe qualsiasi città. Purtroppo, la tematica è decisamente più complessa»

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