Jesi-Fabriano

Jesi: cimiteri “pericolanti”, al via i lavori con urgenza

Il Comune vuole procedere celermente alla manutenzione straordinaria del camposanto di Santa Lucia anche alla luce di parti ornamentali pericolanti, a salvaguardia della pubblica incolumità

Una vista di Jesi dalle ex Carceri
Una vista di Jesi dalle ex Carceri con il cimitero "piramide" sullo sfondo

JESI – Mazzangrugno, Tabano, Castelrosino e via Santa Lucia. Sono le aree in cui sorgono i cimiteri della città. Luoghi che necessitano di manutenzioni straordinarie. A fine 2017, l’amministrazione ha assegnato a uno studio di ingegneria la valutazione dei lavori da realizzare per metterli in sicurezza. Ma nulla è stato fatto, causa carenza di fondi, da inizio gennaio 2018, quando il professionista ha consegnato il materiale richiesto.

Ora però è fondamentale intervenire. È lo stesso Comune a scriverlo: «Dalla consegna degli elaborati progettuali – fanno sapere da piazza Indipendenza -, sono trascorsi più di diciotto mesi e la situazione di degrado e la potenziale pericolosità di parti dei cimiteri comunali, in assenza di interventi, continua inesorabilmente a peggiorare, con particolare emergenza per il cimitero di Santa Lucia – parte ampliamento che anche ultimamente è stato oggetto di alcuni distacchi di parti ornamentali».

Vi è dunque, scrive sempre il Municipio, «l’urgenza di avviare i lavori di manutenzione in tempi più celeri possibile» nel cimitero di via Santa Lucia. Via libera, quindi, alla progettazione definitiva dell’intervento di manutenzione straordinaria, con l’obiettivo di aprire il cantiere entro l’inizio del prossimo anno. Successivamente, ci si concentrerà sugli altri cimiteri, molto più piccoli e meno frequentati.

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