Jesi-Fabriano

Jesi, la chiusura di ponte San Carlo costa 50mila euro in più agli scuolabus

Deliberati dalla Giunta in chiusura di 2023 i maggiori stanziamenti alla partecipata JesiServizi per i costi in aumento sul fronte Istat ma anche per situazioni specifiche come a Minonna. Più soldi anche per le mense

Il cantiere di ponte San Carlo a fine 2023

JESI – Ponte San Carlo chiuso? Ha comportato nel 2023 quasi 50mila euro di spesa in più gli scuolabus del trasporto scolastico, che hanno allungato i percorsi con maggiori consumi. Lo si legge nel quadro di quanto deliberato dalla Giunta, che in chiusura d’anno ha decretato su più fronti l’aumento degli stanziamenti alla sua partecipata JesiServizi che gestisce, appunto, anche gli scuolabus.

Aggirare la chiusura di ponte San Carlo da e per Minonna è costato 49.383 euro, tenendoci dentro anche il bus navetta istituito per il trasporto degli studenti della scuola Martiri della Libertà. Altri 38mila euro in aggiunta sono serviti invece per il bus navetta degli alunni della scuola d’infanzia “La Giraffa” – trasferiti alla Zipa con l’inizio dei lavori alla Federico II – e per il servizio legato al nuovo orario d’uscita della scuola “Borsellino”. C’è poi da tenere conto anche dell’incremento dei costi dei servizi calcolati sulla base dell’indice Istat: +11,3%  e quindi oltre 76mila euro in più dal Comune per gli stessi scuolabus.

Ci sono però anche le mense scolastiche: +5,2% a partire dal 1 settembre passato, con la ripresa della refezione e poco più di 38mila euro dal Comune a JesiServizi. Inoltre lo spostamento alla Zipa e la diversa modalità di somministrazione dei pasti nella sede temporanea de “La Giraffa” richiede 7mila e 900 euro in più, altri 8mila e 320 euro JesiServizi li spende in aggiunta alla “Negromanti”.

Quanto a ponte San Carlo, di recente l’assessora ai lavori pubblici Valeria Melappioni ha spiegato: «Stiamo assolutamente nei tempi prefissati. Demolite le pile del ponte, si è proceduto all’abbattimento anche della prima spalla del San Carlo sul lato del centro città. Ora si passerà alla demolizione dell’altra spalla, quella sul lato di Minonna. Prima di avviare la ricostruzione, la ditta sta adesso definendo il posizionamento dei pali che saranno necessari per l’installazione delle nuove pile. Il 2024 sarà l’anno della piena operatività per questa realizzazione tanto strategica, si stanno rispettando i tempi».

Intanto l’amministrazione ha prorogato fino al 30 giugno prossimo la misura che mette a disposizione gratuitamente biglietti del trasporto pubblico urbano per i residenti a Minonna e nelle aree che maggiormente soffrono i disagi dovuti alla chiusura del ponte.

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