Jesi-Fabriano

Jesi: chiude Transylvania, il metronomo della controcultura cittadina

Bruno Tarabelli, titolare dell'attività di Costa Mezzalancia, ha deciso di abbassare per sempre le saracinesche del negozio di dischi del centro storico

JESI – Sabato 26 ottobre 2019. Segnatevi questa data. Dopo 33 anni, Transylvania chiude i battenti. Bruno Tarabelli alzerà per l’ultima volta le saracinesche del suo negozio di dischi, poco prima delle ore 9, e le chiuderà per sempre all’ora di cena. Così ha deciso, nessun ripensamento. «Non si vende più nulla». Poche le parole per motivare la scelta, com’è nel suo stile. «Sono calate le vendite, è cambiata la fruizione della musica – sottolinea Bruno – Con le piattaforme streaming, Spotify e le altre, è possibile avere tutto rapidamente. Si è un po’ smarrito quel gusto di portarsi il disco o il vinile a casa per scartarlo e assaporarlo seduti sul divano. Sembra non ci sia più tempo. E pensare che oggi si ascolta molta più musica rispetto al passato. Non chiedetemi però quale sarà il futuro che ancora non l’ho capito nemmeno io».

Aperto nel 1986, Transylvania è sempre stato un punto di riferimento per quanti cercavano artisti introvabili nei negozi “normali”. Presenza fissa in centro storico, precedentemente in via XV Settembre, Bruno ha accompagnato l’ondata grunge, quella nu-metal e crossover, tutto il revival punk, virato poi sullo ska, l’elettronica, l’indie e tanti altri generi difficilmente ascoltabili sui canali tradizionali. «È stata la passione per la musica a darmi il coraggio di tentare questa avventura, inizialmente assieme al mio amico Alessandro Bolli – racconta Tarabelli -. L’avvio è stato durissimo, pochi i clienti, provenienti soprattutto da fuori Jesi. Poi, per fortuna, le cose sono migliorate».

Domani, sabato 26 ottobre, non andrà in scena alcuna festa ufficiale. Ci sarà però da mangiare e da bere e vi sarà ancora la possibilità di portarsi a casa qualche bel cd, o vinile, in offerta speciale. Bruno ha già organizzato un piccolo evento, nei giorni scorsi, e come preventivabile ha fatto il pieno di amici giunti in piazza per salutarlo. Non abbandonerà di certo la musica. Ma deve prima realizzare un sogno: andare in Inghilterra, e a Londra, partecipando contestualmente a qualche mercatino di dischi (venderà quanto rimasto in negozio anche online, presumibilmente). Non ha rimpianti, Bruno Tarabelli, ma abbassare le serrande per l’ultima volta, domani sera, non sarà semplice routine.

Non resta che lasciarvi con un pezzo, questo, da cui è nato il nome di un negozio che difficilmente dimenticheremo.

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