Jesi-Fabriano

Jesi, un camper e un gazebo: il centro tamponi si trasferisce alla Zipa

L’assessora alla Sanità Marialuisa Quaglieri, dopo un confronto con l’Area Servizi Tecnici, ha concordato con l’Asur che la nuova sede sarà davanti all’ex Enel di via dell’Industria

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Tamponi (Foto di Vesna Harni da Pixabay)

JESI – Da lunedì 27 dicembre il centro tamponi sarà trasferito dall’attuale sede della Croce Rossa di via Gallodoro alla zona Zipa. La decisione è stata presa su iniziativa del Comune, tenuto conto dei gravi disagi alla circolazione lungo l’asse sud per l’alto numero di auto in fila.

L’assessore alla Sanità Marialuisa Quaglieri, dopo un confronto con l’Area Servizi Tecnici, ha concordato con l’Asur che la nuova sede sarà davanti all’ex Enel di via dell’Industria, dove insistono anche i controviali laterali e dunque la fila di auto con cittadini in attesa di tampone può formarsi senza creare alcun disturbo. Qui il centro tamponi verrà attrezzato con un camper ed un gazebo e organizzato in maniera tale da garantire il miglior servizio con un doppio punto di esecuzione tamponi.

Relativamente al centro vaccinale, invece, la Giunta comunale, nella sua ultima seduta, ha prorogato per un altro mese, e dunque fino a tutto gennaio, la concessione all’Asur Marche – Area Vasta 2 dell’utilizzo degli spazi dell’ex II Circoscrizione San Francesco.

«Concediamo questa proroga, prendendo atto con favore che l’Asur abbia finalmente deciso di avviare una manifestazione di interesse per individuare una sede più idonea – ha sottolineato la Quaglieri – tenuto conto che, ora che sono state aperte tutti le linee vaccinali, quella attuale non è certamente la più adatta. Noi, come amministrazione comunale, continuiamo a collaborare con l’Asur: così come avevamo accolto la loro richiesta di avere a disposizione l’ex II Circoscrizione San Francesco come centro vaccinale, ora crediamo che sia importante procedere con sollecitudine a trovare un altro spazio. Non è infatti accettabile che si formino file interminabili, con anziani e minori, in attesa di un vaccino che tutti noi continuiamo a ritenere fondamentale per fermare la pandemia».

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