Jesi-Fabriano

Causa un incidente e fugge: la Polstrada lo ritrova

Gli agenti della Polizia Stradale di Jesi sono riusciti a risalire al modello dell'auto e al suo colore utilizzando i frammenti che erano rimasti sul posto

L'auto che ha causato l'incidente, una Lancia Y

JESI – Frammenti di uno specchietto retrovisore destro e alcune scaglie di vernice di colore arancione hanno permesso agli agenti della Polizia Stradale del distaccamento di Jesi di risalire a marca, modello e colore di un’auto che aveva causato un incidente e non si era fermata.

I frammenti dopo il sinistro

Tutto era iniziato a seguito di una denuncia – risalente al 28 maggio – relativa a un sinistro che aveva causato ingenti danni ad una autovettura in sosta da parte di un altro veicolo che si era dato alla fuga.

Una pattuglia della Polstrada transitando in via Garibaldi notava ferma in sosta sul vicino viale della Vittoria, un’autovettura Lancia Ypsilon di colore arancione-nero e riscontrava immediatamente che sulla parte destra della stessa vi era lo specchietto retrovisore esterno infranto e distaccato dalla sede, oltre che danni evidenti al parafango anteriore destro e sulla portiera destra, tutti recenti. Rintracciato ed identificato il conducente, questi veniva invitato a rendere dichiarazioni nella sede della Polizia Stradale ed esperire ulteriori accertamenti.

Si procedeva, così, a raffrontare i frammenti – che erano stati consegnati dal proprietario dell’auto incidentata – in possesso dell’Ufficio Infortunistica, con le parti danneggiate del veicolo fermato. Ne emergeva, senza dubbio alcuno, una piena compatibilità. A questo punto il conducente dell’autovettura non poteva far altro che ammettere quanto accaduto il 28 maggio scorso intorno alle ore 2.30.

Particolare dei danni causati all’auto in sosta

Nel percorrere via Garibaldi, urtava l’auto in sosta regolare sulla destra, e asseriva di non essersi fermato poiché molto stanco. A seguito di quanto accertato, si procedeva alla contravvenzione per non aver fornito i propri dati identificativi, per la velocità non adeguata, che faceva perdere il controllo del veicolo, oltre al risarcimento del danno in via civilistica.

L’episodio in questione richiama analoghi precedenti dello scorso anno quando, sempre gli agenti del distaccamento di Jesi, erano riusciti a risalire all’identità di un altro pirata della strada fuggito dopo aver investito uno scooterista a Santa Maria Nuova.

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