Jesi-Fabriano

Jesi, carabinieri in cattedra per una speciale lezione sulla legalità

Sono stati coinvolti 100 alunni della primaria Leopardi di Serra de' Conti e dell'istituto comprensivo Alighieri di Monte San Vito

Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi capitano Simone Vergari

JESI- Sicurezza stradale, i rischi del consumo di sostanze stupefacenti e dell’abuso di quelle alcooliche, bullismo e cyberbullismo, le trappole del web e un regolare/corretti utilizzo dei social-network, i comportamenti in gruppo. Sono tanti e variegati gli argomenti di interesse dei giovani, trattati in modo brillante – seppur nello spazio limitato della videoconferenza – dall’Arma dei Carabinieri che anche quest’anno, nonostante le obbiettive difficoltà legate alla pandemia, non ha voluto rinunciare al contatto con i giovanissimi sui temi afferenti alla sicurezza ed alla cultura della legalità.

Il Comando Compagnia di Jesi, di comune accordo con i Dirigenti scolastici, ha organizzato una serie di incontri con gli alunni delle quinte classi delle scuole primarie e delle terze classi delle scuole secondarie inferiori, nonché con quelle degli istituti superiori. L’iniziativa, realizzata tramite videoconferenze, ha interessato 100 studenti della Vallesina: in particolare si sono connessi con le videoconferenze dell’Arma, 20 alunni della scuola primaria “G.Leopardi” di Serra de’ Conti e 80 alunni dell’Istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Monte San Vito. Tutti minorenni, la cosiddetta “generazione z” dei nativi digitali.

L’obiettivo dell’iniziativa

«Obiettivo primario – fanno sapere dal Comando Compagnia di Jesi in una nota – è stato quello di coinvolgere i ragazzi in un progetto che si propone di rafforzarne il senso di appartenenza al contesto sociale e di svilupparne, attraverso la necessaria osservanza delle regole comuni, il senso di responsabilità. I temi affrontati sono stati vari, in particolare, quelli sulla sicurezza stradale, sempre attuale in considerazione dell’alto numero di vittime di incidenti che si registra ogni anno nella provincia di Ancona. Poi si è parlato dei rischi legati all’uso delle sostanze stupefacenti e all’abuso di quelle alcooliche; bullismo e cyberbullismo connesso con l’uso del web e, quindi, sul regolare utilizzo dei social-network».

Attenzione al branco

Grande attenzione da parte dell’Arma anche su un aspetto nuovo, che finora non era entrato nelle lezioni di legalità, ma che si affaccia con urgente necessità, dato il crescente fenomeno del disagio giovanile che si manifesta con atti di violenza di branco, danneggiamenti alla cosa pubblica e atti vandalici spesso commessi proprio da gruppi di ragazzini: il Comandante della Compagnia Capitano Simone Vergari si è soffermato in particolare sui corretti comportamenti da tenere quando si è in gruppo, che significa non solo rispetto per gli altri ragazzi, ciascuno per le proprie caratteristiche e differenze, ma anche per le cose comuni e l’ambiente circostante. Nella provincia di Ancona, dall’inizio del lockdown, si sono moltiplicati gli episodi che hanno visto protagonisti proprio i minori, e si va dalle risse alle aggressioni in gruppo, fino ai danneggiamenti (in particolare di edifici pubblici come scuole e palestre o giardini). Episodi spesso rimbalzati sulle cronache locali destando non poca preoccupazione.

Avevamo trattato l’argomento in una intervista video al Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Cristian Carrozza

La capillarità dell’Arma

In “cattedra”, da remoto dai singoli reparti, è salito il Comandante della Compagnia di Jesi Capitano Simone Vergari e del Nucleo Operativo Tenente Giovanni Delfino, che hanno trasposto ai discenti le proprie conoscenze ed esperienze, una chiave di lettura più diretta e personale che ha permesso un dialogo meno formale e più condiviso con i ragazzi.

L’iniziativa, volutamente ha coinvolto Istituti scolastici insistenti in realtà territoriali a minore densità abitativa rispetto ai classici centri e capoluoghi, in linea con quello che da sempre contraddistingue l’Arma dei Carabinieri, ossia la capillare presenza dei suoi reparti sull’intero territorio nazionale, quale espressione di tangibile vicinanza dell’Istituzione e, quindi, dello Stato a tutti i cittadini. Grande apprezzamento da parte dei docenti, sia per la qualità degli argomenti trattati, nonché per la particolare organizzazione messa in campo per garantire, anche per questo difficile anno scolastico, la presenza dei Carabinieri – sebbene telematicamente – tra gli studenti. 

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I rischi connessi a un uso non corretto dei social, il cyberbullismo e le trappole sul web al centro della videoconferenza dei Carabinieri



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