Jesi-Fabriano

Jesi, cani liberi e allagamenti: le problematiche di via del Burrone

A farsi portavoce dei problemi lamentati dai residenti è Chiara Cercaci, consigliera comunale di minoranza. Chiederà delucidazioni in aula consiliare

L'area cani di via del Burrone

JESI – Cani senza guinzaglio, parcheggio “selvaggio” e rischio allagamenti ogni volta che la pioggia è intensa. Sono le criticità già segnalate dai residenti di via del Burrone al Comune. Problemi che la consigliera comunale Chiara Cercaci porta sul tavolo del consiglio comunale.

«Nel 2018 – ricorda – alcuni residenti di via del Burrone hanno presentato una raccolta firme a seguito di un sinistro atmosferico, nello specifico di una bomba d’acqua, che ha danneggiato auto, oggetti e pareti presenti all’interno dei loro garage interrati. Dal terreno rialzato sopra via del Burrone la forza dell’acqua ha preso vigore sopra il fossato a ridosso della strada entrando prepotentemente nei garage dei residenti. Dopo tale evento pare vi sia stato un incontro tra i residenti, il sindaco e gli assessori competenti, in cui sembra fossero state stanziate risorse nel 2020 calendarizzate nel 2021 che non hanno poi più avuto riscontro. In via del Burrone inoltre vi è da diversi anni un campo di sgambamento cani piuttosto esteso ma non recintato, in cui i cani correndo sfuggono spesso al controllo dei proprietari ed arrivando nell’area verde intorno al palazzetto, a volte addirittura sulla strada principale causando un pericolo per la circolazione stradale e per le persone. Oltretutto nell’area verde del palazzetto vi sono cartelli di divieto di accesso ai cani, ma, nonostante ciò, alcuni proprietari li portano ugualmente anche senza guinzaglio e non è raro che qualche cane morda persone o altri cani. Pare che nell’area destinata ai cani siano assenti sia dei cartelli con indicazioni sulle regole e comportamento da tenere che distributori di materiale e contenitori per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti degli animali».

L’area cani di via del Burrone

Riferisce ancora Chiara Cercaci: «Non è chiaro né segnalato l’utilizzo della stradina di breccia che attraversa il campo dei cani, generando confusione sia per pedoni o ciclisti. Inoltre, all’ingresso, c’è un’area asfaltata forse destinata al parcheggio ma non delimitata da strisce, in cui vengono lasciate auto anche non da residenti per giorni interi. Infine nell’area verde attorno al palazzetto è presente un albero tagliato e abbattuto da questa estate, adagiato sul terreno, i cui rami e ciocchi ostruiscono il passaggio di cittadini a piedi. I residenti sono da anni esasperati da tutta questa situazione evitando spesso anche l’attraversamento del palazzetto con i loro animali per non incorrere in problemi e situazioni critiche e pericolose. Tuttavia non sarebbe educativo né corretto procedere semplicemente con sanzioni ai proprietari dei cani che non risolverebbero il problema, piuttosto servirebbe prima agevolare un adeguato e civile comportamento degli animali provvedendo a fornire loro gli strumenti necessari, come recinzione, materiale di raccolta e contenitori per i rifiuti. Ssembra poi che il sistema fognario, dagli eventi della tromba d’aria del 2018, abbia bisogno di essere ripristinato, per evitare altri danni a seguito di eventi atmosferici catastrofici simili».

La consigliera comunale chiede pertanto se tutto ciò corrisponda al vero, domandando inoltre se si intende recintare l’area dei cani, installando cartellonistica e dispositivi per la raccolta delle deiezioni, regolamentando l’area utilizzata per il parcheggio e provvedendo a una manutenzione generale, compreso il rifacimento del sistema fognario.

Ti potrebbero interessare