Jesi-Fabriano

Jesi, boom di domande per i buoni spesa. Decide l’Asp

Le richieste pervenute sono oltre 250, in aumento di giorno in giorno. L’attribuzione viene determinata ad insindacabile giudizio dell'Azienda Pubblica Servizi alla Persona sulla base di criteri ben definiti

Il centro storico di Jesi
Il centro storico di Jesi dal campanile del Duomo

JESI – Sono oltre 250 le domande già inoltrate in municipio per i buoni spesa. E, ogni giorno, aumentano. Prosegue incessante la presentazione delle richieste per il sostegno economico in favore dei soggetti e i nuclei familiari in difficoltà che il comune di Jesi ha deciso di affidare all’Asp, Azienda Servizi alla Persona Ambito IX. Così hanno fatto anche Castelplanio, Filottrano, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Morro d’Alba e Monsano, in modo da avere criteri uniformi ed evitare sovrapposizioni.

I buoni spesa alimentari, spiega il Comune, sono erogati tenendo conto dell’ordine temporale di arrivo della domanda, secondo i seguenti criteri: «Soggetti privi di qualsiasi reddito e/o copertura assistenziale; nuclei familiari monoreddito, derivante da lavoro dipendente o da attività autonoma il cui datore di lavoro abbia richiesto ammissione al trattamento di sostegno sia a zero ore che a orario ridotto; nuclei familiari segnalati da soggetti del terzo settore non beneficiari di trattamenti pensionistici validi ai fini del reddito; nuclei familiari in carico ai servizi sociali, sulla base dei bisogni rilevati nell’ambito dell’analisi preliminare o del quadro di analisi da effettuarsi a cura dell’assistente sociale di riferimento, con priorità per chi fruisce di un minore beneficio».

Deve presentare domanda, che può essere formulata una sola volta, la persona che all’interno del nucleo familiare andrà a fare la spesa in quanto il buono è personale e non cedibile. L’Ordinanza del Capo della Protezione civile non esclude che le risorse possano essere attribuite anche a percettori di altre forme di sostegno pubblico al reddito, ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi priorità a chi tale sostegno non lo riceve. Il valore dei buoni spesa varia da 150 a 450 euro a seconda della composizione del nucleo familiare, con pezzature da 25 e 50 euro. L’attribuzione dei buoni spesa alimentare sarà determinato, ad insindacabile giudizio, dell’Asp. Una eventuale maggiore spesa superiore al valore dei buoni dovrà essere sostenuta dal beneficiario del buono spesa. Non è ammesso l’acquisto di alcolici e superalcolici.

La domanda dovrà essere presentata utilizzando il modello predisposto dall’Asp Ambito 9, reperibile sul sito web del Comune di Jesi e dell’Asp Ambito 9, a cui va allegata copia del documento del documento di identità, e dovrà pervenire a mezzo posta elettronica. Chi, per problemi tecnici (assenza di indirizzo email, ecc.), non riuscisse ad inviare la domanda nei canali sopra indicati può farlo tramite whatsapp sul numero del pronto intervento sociale 379.1834886 allegando una foto della richiesta compilata e firmata e della carta di identità. Chi non ha possibilità di stampare il modulo può ricopiarlo e compilarlo in carta semplice facendo attenzione ad utilizzare una grafia leggibile. La consegna dei voucher sarà effettuata a domicilio dalla Polizia Locale del Comune interessato o dalla protezione civile o dai volontari.

L’Asp e i Comuni coinvolti effettueranno i dovuti controlli, anche a campione, circa la veridicità delle dichiarazioni sostitutive rese ai fini della partecipazione al presente bando, anche richiedendo la produzione di specifica attestazione Isee.

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