Jesi-Fabriano

Jesi, bocciata la pista di ghiaccio per le Feste. «Altri gli elementi attrattivi della città, offriremo un bel Natale»

Il sindaco Fiordelmondo: «Sollecitiamo continuamente i cittadini a comportamenti virtuosi più consoni all'agenda tremenda rispetto al cambiamento climatico, noi dobbiamo essere i primi. Questione culturale»

La pista di ghiaccio di piazza Federico II nel Natale 2021

JESI – Respinta dai 15 voti contrari della maggioranza e con gli 8 a favore di tutte le opposizioni la mozione con cui, nel Consiglio odierno del 26 ottobre, in vista delle prossime festività natalizie Jesiamo aveva chiesto di riproporre in piazza Federico II la pista di ghiaccio che vi era stata installata nel 2021 per scelta dell’allora amministrazione Bacci.

Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi

«La mozione – ha detto in aula il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – ci chiama a giudicare se oggi la pista di ghiaccio sia una soluzione che coniuga le esigenze della città, spinge il dato economico e ci fa stare tutti meglio. In un momento in cui stiamo sollecitando continuamente la città a misure più consone ad una agenda tremenda rispetto al cambiamento climatico e, dopo tutte le situazioni che abbiamo vissuto anche l’anno scorso più e più volte in città, chiamiamo i cittadini a comportamenti virtuosi, noi dobbiamo essere i primi. La pista di ghiaccio funziona a benzina – ha argomentato il primo cittadino – perché riceve carburante per tenere una temperatura consona alla produzione di ghiaccio, che è un elemento innaturale nella nostra città, che non è associata alla pista di ghiaccio. Non si sceglie di venire a Jesi per la pista di ghiaccio ma la nostra città ha tanti altri elementi attrattivi e ci stiamo ragionando, con i commercianti del centro e delle altre zone, con i cittadini». Quanto al dibattito su ciò che si prevede in città per le prossime Feste, Fiordelmondo ha detto: «Resta il fatto che vogliamo offrire alla città un bel Natale e ci stiamo adoperando in quel senso da un po’. Lo diremo quando tutto sarà pronto. Ma la pista non è non adottabile anche per una questione culturale. Sarà un Natale che offrirà più dello scorso anno, anche perché abbiamo avuto più tempo per ragionarci».

Per l’assessore alla cultura Luca Brecciaroli: «Al Natale stiamo lavorando dalla fine dell’estate, con incontri con cadenza settimanale con molti soggetti, associazioni categoria, abitanti del centro e di altre zone, professionisti. Si stanno definendo eventi e momenti sereni per dicembre e parte di gennaio, nel modo ci auguriamo più soddisfacente per la maggior parte delle persone possibili». Dice l’assessora al commercio Emanuela Marguccio: «Rassicuro sul fatto che i commercianti sono contenti del percorso che stiamo attuando e parteciperanno in maniera forte. Le associazioni di categoria sono molto attive, ci sono sponsorizzazioni e un percorso strutturato che parte da lontano».

Resta scettico Nicola Filonzi, firmatario della mozione per Jesiamo: «L’importante è che Jesi torni a essere viva. L’anno scorso c’erano due casette in piazza Federico II, una in piazza della Repubblica e un centro vuoto. Quale il budget? Per ora sentiamo parlare solo di contributi da associazioni e da privati, non di stanziamenti da amministrazione. Natale per i commercianti comincia a fine novembre, siamo ad appena 20 giorni e ci giungono notizie di eventi programmati in prossimità del Natale se non dopo il 25 e 26. Dietro i negozi ci sono le famiglie».

Sul tema, per la maggioranza Agnese Santarelli (Jesi in Comune): «Gli ultimi dati sulla povertà ci dicono che quelli dei problemi del commercio sono forse temi un po’ più complessi, che vanno oltre la visione stretta di una pista di ghiaccio a Jesi». E per Antonio Balestra del Pd, maggioranza: «Il problema vero della crisi del commercio è che la gente non ha soldi e dunque spende o spende meno».

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