Jesi-Fabriano

Biodigestore, consiglieri in gita sulle Dolomiti

Comune e Ata rifiuti hanno organizzato per il 19 ottobre una visita all'impianto per il trattamento della frazione organica attivo a Faedo, in località Cadino, provincia di Trento. Il sindaco Bacci è convinto dei benefici economici a seguito dell'installazione di questo impianto

Il biodigestore in Trentino che i consiglieri comunali di Jesi andranno a visitare
Il biodigestore in Trentino che i consiglieri comunali di Jesi andranno a visitare

JESI – Gita al biodigestore trentino, c’è la data. Comune e Ata Rifiuti organizzano un pullman per il 19 ottobre che condurrà giunta, consiglieri comunali e alcuni cittadini, in rappresentanza del quartiere Coppetella, a Faedo, in località Cadino, provincia di Trento, dove è attivo un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti. A caldeggiare la gita anche l’assessore all’ambiente, Cinzia Napolitano.

È stata l’Ata Rifiuti a indicare la zona Interporto per l’eventuale realizzazione di un biodigestore a servizio della provincia. Subito è montata la polemica. «Jesi non ha dato alcun via libera, né ci siamo candidati, ma abbiamo solo espresso la disponibilità a prendere in considerazione il progetto, discutendone in città – ha puntualizzato la Napolitano -. Legambiente ci ha fatto vedere, nell’illustrare lo stesso impianto, come un rifiuto possa trasformarsi in risorsa (nel caso specifico in biometano ndr.). Ad oggi, essi finiscono fuori regione, con costi economici e ambientali ben più elevati. Non parliamo di una discarica, in alcun modo. Ho avuto la possibilità di visitare il biodigestore del Trentino, situato al centro di vigne e boschi dove si pratica agricoltura biologica. Dal punto di vista ambientale, insomma, è veramente sostenibile».

Il sindaco Massimo Bacci è convinto che, al netto dell’impatto ambientale da valutare sulla base del progetto, possano arrivare notevoli benefici economici per la comunità a seguito dell’installazione di questo impianto. Di tutt’altro parere l’opposizione, a partire dal Movimento 5 Stelle che ricorda le forti criticità ambientali della bassa valle dell’Esino.

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