Jesi-Fabriano

Jesi, bilancio e progetti di solidarietà della San Vincenzo de’ Paoli

Sono state 257 le persone assistite, delle quali 115 minori, dai neonati all’adolescenza, per un totale di 72 famiglie del territorio. Di queste, 50 quelle di origine straniera, italiane le restanti

JESI – «Lavoreremo per la sistemazione definitiva della nostra sede operativa nella parrocchia di San Francesco di Paola e proseguiremo nell’iniziativa dei carrelli solidali. Inoltre andremo avanti nella ricerca e nella formazione di nuovi volontari, perché sempre più ci rendiamo conto di come anche nello svolgimento di una attività di volontariato e solidarietà sia fondamentale essere preparati in maniera adeguata». Così Gabriele Cinti, vice presidente del Consiglio Centrale, sui progetti per il nuovo anno della San Vincenzo de’ Paoli.

Chiesa di San Francesco da Paola
Chiesa di San Francesco da Paola

L’associazione ha tracciato il bilancio della sua attività nell’ultimo anno: 257 le persone assistite, delle quali 115 minori, dai neonati all’adolescenza, per un totale di 72 famiglie del territorio. Di queste, 50 quelle di origine straniera, italiane le restanti.

Nel corso del 2021 sono stati 825 i pacchi alimentari consegnati dalla associazione grazie alla rete di collaborazioni con Croce Rossa Italiana, associazione ImpAct, Rotaract, Avulss e Aido, per oltre 97 quintali e mezzo di cibo. Da Cinti, il grazie all’ingegner Egisto Tonti di Praugest per il «dono di 7 quintali di generi alimentari non deperibili, fra i quali panettoni e dolci natalizi, di cui stiamo procedendo alla consegna». La San Vincenzo de’ Paoli si è attivata anche per la consegna di materiale didattico agli studenti e nell’aiuto per la ricerca di una casa e di un lavoro per quelle situazioni di estrema fragilità.

«In più di un caso – spiega Cinti- le situazioni alle quali siamo vicini hanno alle spalle storie di tossicodipendenza o un passato in carcere. Le situazioni multiproblematiche sono per lo più proprio quelle in capo alle famiglie italiane».

Per l’assessora ai servizi sociali del Comune di Jesi, Marialuisa Quaglieri: «Un bilancio importante, fatto di tante persone aiutate e per di più nel tempo di una pandemia che non è purtroppo alle spalle. E che ha lasciato segni pesanti nelle famiglie e anche nella tenuta psicologica dei più giovani».

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