Jesi-Fabriano

Jesi, la Biblioteca Planettiana cataloga i suoi tesori

Grazie ad un progetto cofinanziato dalla Regione, si è affidata, quest’anno, ad una professionista esperta in libro antico la catalogazione di 1800 opere, stampate per la maggior parte tra il 1500 ed il 1850

Esempi dei testi catalogati alla Biblioteca Planettiana di Jesi

JESI – Cosa conserva la Biblioteca Planettiana nel suo fondo storico? Quali testi, e come sono pervenuti all’istituzione cittadina? Su di essi la Planettiana è chiamata a svolgere compiti di conservazione, certo, ma anche di tutela e valorizzazione: tutte azioni che si possono realizzare solo prendendo le mosse da mirate attività di ricognizione e catalogazione.

Palazzo della Signoria a Jesi, sede della Biblioteca Planettiana

Grazie ad un progetto cofinanziato dalla Regione Marche, si è potuto affidare, quest’anno, ad una professionista esperta in libro antico la catalogazione di 1800 opere, stampate per la maggior parte tra il 1500 ed il 1850 e facenti parte di tre fondi.

Il primo, acquistato dal Comune nel 1861, apparteneva all’avvocato Alessandro Carnaroli e contiene edizioni mediche, giuridiche, letterarie, storiche e scientifiche in diverse lingue (per la maggior parte in italiano e francese, ma anche in latino e inglese). La più antica è l’Historia naturalis di Plinio stampata a Venezia da Melchiorre Sessa nel 1513, illustrata da piccole xilografie.

Esempi dei testi catalogati alla Biblioteca Planettiana di Jesi

Il secondo fondo, appartenuto al medico jesino Paolo Margotti, venne donato alla Planettiana nel 1876. La collezione è più contenuta della precedente, ma comunque di notevole interesse; attraverso essa è infatti possibile immaginare di entrare nello studio del medico jesino, scoprendo i testi che impiegava nella sua professione. Raccolse le principali opere del settore medico in lingua italiana pubblicate tra XVIII e XIX secolo (ci sono solo due edizioni più antiche, una del 1582 e una del 1678).

Esempi dei testi catalogati alla Biblioteca Planettiana di Jesi

L’attività ha infine riguardato una piccola porzione di un terzo fondo, già in parte catalogato e comprendente circa 8.000 volumi, arrivati alla Planettiana, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi in forza del Decreto Valerio del 1860, dai conventi cittadini dei Minori riformati (gli Zoccolanti), dei Minori conventuali, dei Carmelitani e degli Agostiniani. L’intenzione è quella anzitutto di completare, con ulteriori finanziamenti, la ricognizione catalografica, passaggio necessario per poter poi compiutamente illustrare le specificità presenti e rendere conoscibili e fruibili le tante opere antiche possedute dalla biblioteca.

Esempi dei testi catalogati alla Biblioteca Planettiana di Jesi

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