Jesi-Fabriano

Jesi, appello delle associazioni per la riapertura dell’ostello. La replica del sindaco

Diciassette enti e svariati cittadini hanno presentato all’amministrazione ed al consiglio Comunale una “Proposta di Atto” per chiedere che sia confermata la "storica" destinazione di Villa Borgognoni e si avvii il percorso per la sua riapertura. Il Primo Cittadino: «La sola attività di accoglienza turistica non è sostenibile economicamente»

Villa Borgognoni a Jesi (foto Ballarini)
Villa Borgognoni a Jesi (foto Ballarini)

JESI – Villa Borgognoni sarà utilizzata dall’Azienda Servizi alla Persona per la gestione del settore sociale della Vallesina (leggi l’articolo). A partire da ottobre, in via temporanea, la dimora di via Crivelli, precedentemente sede di ostello, non verrà più destinata ad attività culturali. Una scelta che fa storcere il naso all’associazione che sta gestendo le varie iniziative all’interno e all’esterno dell’affascinante immobile della città.

«Destinata prima ad essere venduta per fare cassa – ricorda l’associazione Ostello delle Idee -, la villa è tornata proprietà comunale, e questa è stata una bella vittoria, ma ora l’Amministrazione Comunale ci ha comunicato che dal 1° ottobre la struttura verrà assegnata “temporaneamente” all’ASP come sede degli uffici attualmente collocati presso la Casa di Riposo. Tenuto conto che l’ospitalità è sospesa da quattro anni e che da ottobre dovranno cessare anche le attività sociali che in questi anni abbiamo pur faticosamente garantito, permettendo a migliaia di cittadini la fruizione della struttura, riteniamo che il futuro di Villa Borgognoni come Bene comune, come Ostello e come sede di attività sociali e culturali venga sostanzialmente compromesso.
Per questo, unitamente ad altre 17 associazioni e molti cittadini abbiamo presentato all’Amministrazione ed al Consiglio Comunale una “Proposta di Atto” per chiedere con determinazione che sia confermata la destinazione di Villa Borgognoni ad Ostello e si avvii il percorso per la sua riapertura completa in tempi brevi, convinti che possa diventare il fulcro di un progetto di promozione di un turismo ecosostenibile per Jesi e per la Vallesina, anche con una rilevante ricaduta economica».

La partecipata Equalafesta si trasformerà pertanto in “Un ostello per la città”, con l’adesione entusiasta di artisti e scrittori, per cui da maggio a settembre a Villa Borgognoni si susseguiranno mostre, concerti, performance ed eventi sul tema del turismo sostenibile. Si parte il 16 maggio col primo di quattro appuntamenti della rassegna “Montagna da leggere-Percorsi e pensieri della nostra terra”, per raccontare le bellezze del territorio, con Paolo Piacentini ed il suo “Appennino atto d’amore”, cui seguiranno Francesco Burattini con “Conero, i sentieri del lavoro”, Giovanni Santoni con “Flora delle forre marchigiane” e infine Mauro e Maurizio Bolognini con “La scoperta della Grotta Grande del Vento”.

«Rimango un po’ sorpreso dall’appello – è la replica del sindaco Massimo Bacci -. Sapevano perfettamente cosa sarebbe accaduto a partire dall’autunno. Nel nostro programma di mandato fra l’altro è previsto il recupero della casa di riposo, ma abbiamo anche l’intenzione, messa nero su bianco, di promuovere il turismo del territorio: l’ostello può essere un veicolo. Chiaramente ci sono delle priorità, e la sistemazione della residenza protetta per anziani lo è. Diamo la possibilità all’Asp Ambito 9 di trasferirsi a villa Borgognoni poi durante i lavori all’interno della struttura di via Gramsci proporremo un concorso di idee per capire come utilizzare la dimora di via Crivelli. Ma tenendo sempre presente che la sola attività dell’ostello non è economicamente sostenibile, come dimostrato in passato. Bisogna insomma trovare una soluzione in grado di dare equilibrio alla gestione».

 

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