JESI – Sono le ore più difficili queste, per Sobeyda Leon e per le sue due figlie, Andrea Sofia di 16 anni e Ariel di 14. Tre donne strette nel dolore della perdita del loro amato Simone, marito e padre. La famiglia Cirilli piange in queste ore la scomparsa di Simone, 51 anni, assistente capo coordinatore della Polstrada di Ancona, mancato prematuramente ieri 17 febbraio a causa di una terribile malattia. Oggi Sobeyda ricorda con commozione il suo amato ed è loro il loro legame, intrecciato dal 2001, a darle la forza per andare avanti. Sobeyda Leon, originaria dell’Equador, e Simone Cirilli, jesino, si sono conosciuti l’8 marzo 2001. E’ stato subito amore. Un legame indissolubile che nel 2006 li ha portati a suggellare il loro sentimento con il fatidico “sì” prima in Municipio e, appena due anni dopo, in chiesa.
«Avevamo deciso che solo con la benedizione di Dio avremmo messo al mondo delle creature e infatti Andrea Sofia è nata quello stesso anno – ci racconta con commozione Sobeyda – eravamo molto felici, spensierati, finché non abbiamo scoperto la sua malattia. E’ successo il 26 gennaio 2023, il giorno del nostro anniversario… Dio ha dei disegni che noi non possiamo comprendere…». E’ una donna forte Sobeyda, molto credente. In quella fede e nell’amore di Simone, trova la determinazione per affrontare il calvario della malattia di suo marito, stargli a fianco ogni momento, in ospedale e durante le terapie. Fino all’ultimo respiro.
«Per me, per noi e per tutti quelli che hanno potuto conoscerlo, Simone è stato un dono – dice ancora – una persona straordinaria, umile, ironica, affettuosa, comprensiva. Un uomo raro. Ha saputo vivere anche questo periodo della malattia con grande forza, mantenendo il sorriso con noi e con gli amici e i colleghi. Era così generoso da non farci pesare il suo dolore. Stava male ma aveva sempre una buona parola per tutti, un incoraggiamento, una speranza…noi stessi non abbiamo mai perso la speranza. Gli ultimi momenti insieme, quando l’ho accompagnato fino alla fine…mi ha sussurrato “amore mio, continua tu a fare il nostro lavoro con le ragazze…”. Era un bravo papà, attento, premuroso e partecipe nella loro vita. Ha pensato sempre a loro, anche l’ultimo momento».

Andrea Sofia e Ariel (nella bella foto sopra, che ci ha messo gentilmente a disposizione la signora Leon) hanno la stessa dolcezza del papà nei loro occhi e nel Dna l’eredità di un talento musicale. «Simone da ragazzo suonava la chitarra in una rock band – ricorda la moglie – le ragazze suonano e cantano. Hanno questa eredità artistica del loro papà, che sarà sempre con noi, nei nostri ricordi e nei nostri cuori». Tantissimi i messaggi di solidarietà e vicinanza alla famiglia, provenienti anche dall’Equador. «Abbiamo l’affetto di tantissime persone – conclude Sobeyda – ho ricevuto oltre 300 messaggi solo dall’Equador, poi gli amici, i colleghi cui era legatissimo… abbiamo seminato amore e amicizia ovunque, ora io e le ragazze stiamo raccogliendo i frutti di tanta generosità donata. Grazie a tutti, con il cuore».
Simone Cirilli lascia la moglie, le due figlie, la mamma e il fratello, oltre ai colleghi e a tantissimi amici. «Ci sono stati un’infinità di momenti belli e di condivisione, nel lavoro e nel privato – dicono i colleghi del Compartimento Polstrada Ancona – Simone era una persona solare, viveva il momento accomunando chi gli stava vicino…mancherà a tutti noi».
I funerali saranno celebrati giovedì pomeriggio 20 febbraio alle ore 16 alla Cattedrale di San Settimio in piazza Federico II. Al termine del rito funebre il feretro muoverà verso il crematorio, le ceneri saranno poi custodite in forma privata. Il grazie di Sobeyda, delle ragazze e dei famigliari di Simone va anche allo Iom: medici, infermieri e volontari che sono stati vicini a Simone e ai suoi cari, seppur per breve tempo, ma in modo straordinario. Proprio allo Iom di Jesi e Vallesina è rivolta la raccolta fondi in memoria di Simone.