Jesi-Fabriano

Jesi, più di 600 adesioni alla petizione contro l’ampliamento del centro Ambiente

La protesta ha già raccolto oltre 600 firme da parte dei cittadini. Se ne discuterà a breve in consiglio comunale. L'amministrazione difende le scelte nell'area del campo Boario, critica l'opposizione

Il campo da calcio "Pirani" al Boario dall'alto, Jesi

JESI – Sono oltre 600 le firme alla petizione popolare contro l’ampliamento del centro ambiente del Campo Boario. Lanciata da alcuni cittadini, la protesta sta facendo il giro del quartiere di San Giuseppe ed è molto probabile che il prossimo 28 maggio, in consiglio comunale, se ne discuterà. L’architetto Augusta Vecchi è il primo firmatario.

I cittadini chiedono, in sostanza, di destinare le aree in oggetto, che verranno gestite dalla società di igiene urbana Jesiservizi, a verde pubblico e finalità ricreative. Non all’espansione della struttura di raccolta dei rifiuti urbani. Sulla stessa lunghezza d’onda il movimento d’opposizione Jesi in Comune.  «Non si tratta di contrastare i lavori al Centro ambiente, comunque necessari – spiega il consigliere comunale Samuele Animali -. Ma di cambiare il contenuto della variante (approvata dal consiglio comunale ndr.), in modo da prospettare l’allontamento del centro di raccolta differenziata dei rifiuti dal compo sportivo e dalla scuola, destinando il campo boario al usi pubblici così da rendere possibile il recupero dal quartiere dal punto di vista urbanistico».

«L’intervento al centro Ambiente del Boario risponde a esigenze di riqualificazione, messa in sicurezza e miglioramento ambientale di un sito che dal lontano 2006, anno della sua autorizzazione, attendeva opere appropriate – ha invece spiegato il sindaco Massimo Bacci -. Vanno in questo senso, le scelte di non prevedere più in tale area nuove edificazioni residenziali e commerciali e di effettuare opere per ottimizzare l’utilizzo degli spazi del centro, nel rispetto delle normative in materia, con il completamento e la manutenzione di pavimentazioni e relative reti impiantistiche, e la realizzazione di un nuovo spogliatoio per gli operatori di JesiServizi di dimensioni adeguate al numero degli addetti. Importante anche l’apertura di un accesso in viale Don Minzoni per l’entrata e l’uscita dei camion della raccolta rifiuti in una strada dove non vi sono abitazioni, a differenza di quanto accade ora con il transito dei mezzi in via Granita e via Garibaldi fin dalle prime ore della mattina. Va chiarito che nel centro Ambiente, i camion dell’igiene urbana non scaricano né rifiuti organici né rifiuti indifferenziati (il grigio) che sono portati altrove, ma unicamente carta, vetro e plastica che poi gli autotrasportatori portano ai centri di riciclo entro 48 ore».

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