Jesi-Fabriano

Jesi, addio sosta in entrambe le corsie di via Paladini

Non sarà più possibile lasciare l'auto sul lato destro (direzione via San Francesco-via King) essendo operativo il parcheggio "compensatore"

via Paladini

JESI – Stop alla sosta sul lato destro di via Paladini, direzione via San Francesco – via King. Questo ha disposto il Comune. Il provvedimento scatterà dal prossimo 31 gennaio.

«Le dimensioni di via Paladini – specifica l’amministrazione – non permettono la sosta dei mezzi in ambo i lati e
soprattutto nel tratto antistante le attività commerciali si creano, nelle ore di punta, intralci alla normale circolazione stradale. Sono stati inoltre completati i lavori relativi alla nuova area sita nella stessa via Paladini destinata a parcheggi atta a compensare la sosta dei mezzi».

Come noto, per recuperare i posti auto persi a causa della pista ciclabile, l’amministrazione ha realizzato un’area di sosta compensatrice. «È la prima volta che si prevedono infrastrutture per non creare disagi all’introduzione di una pista ciclabile in una parte importante della città», ha avuto modo di specificare l’assessore alla mobilità Cinzia Napolitano. Si procederà pertanto alla rimozione dei veicoli.

Il nuovo anello ciclabile che collega il palasport Ezio Triccoli al tracciato già presente nell’area dei giardini pubblici di viale Cavallotti, passando appunto per viale Martin Luther King e la zona scolastica (Liceo Scientifico, Sbriscia, Cappannini e Collodi), è costato circa 270 mila euro e rientra nel progetto complessivo “Piedibus della Bassa Vallesina”, che ha visto la collaborazione fra i comuni di Agugliano, Chiaravalle, Falconara, Maiolati Spontini, Monsano, Polverigi e Jesi e il contributo del Ministero dell’Ambiente.

«L’ampliamento delle piste ciclabili in città – ha dichiarato l’assessore Napolitano – era tra gli obiettivi del programma di mandato e rappresenta uno degli strumenti con cui abbiamo voluto rafforzare la mobilità sostenibile ed ecologica per il miglioramento della qualità della vita. Oggi, peraltro, con le biciclette a pedalata assistita, anche le pendenze presenti possono essere agevolmente superate. E mi auguro che tale opportunità, salutata con entusiasmo da quanti già oggi si muovono in bicicletta, sia colta da un sempre maggior numero di cittadini».

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