Jesi-Fabriano

Jesi, addio ai frati cappuccini del convento di San Pietro Martire

Sono rimasti quattro religiosi e nel mese di agosto se ne andranno dalla città, nella quale sono presenti dal 1544. L'annuncio in occasione della benedizione pasquale delle case

Il convento dei cappuccini di San Pietro Martire

JESI – Addio ai frati cappuccini di San Pietro Martire. Fra cinque mesi, i quattro religiosi rimasti in convento se ne andranno dalla città. Sono loro stessi ad annunciarlo in occasione della benedizione pasquale delle case.

«In agosto dobbiamo lasciare Jesi, perché ci stiamo riducendo di numero – rivelano -. Noi cappuccini nati nel 1528 dai frati di san Francesco, siamo presenti a Jesi, a Tabano dal 1544, poi nel 1599 in via Leopardi. Cacciati di là dal governo Piemontese, dal 1888 siamo qui a san Pietro Martire. Nel 1979
la chiesa è eretta a parrocchia. Ora siamo in quattro frati: Benedetto, Giuseppe, Mario e Giansante. Curiamo la parrocchia, l’ospedale, il ricovero, il cimitero e I’aiuto alle altre parrocchie. Partendo noi, prenderanno il nostro posto altri religiosi sacerdoti sotto la guida del vescovo. E la parrocchia sarà unita a Regina della Pace».

«Vogliamo ringraziare tutti voi e il Signore per il cammino di vita insieme e
per il bene che abbiamo potuto fare – proseguono i quattro frati -. Grazie a tutti, ai ragazzi e famiglie che vivacizzano i campetti e il salone di feste, a quanti vengono in chiesa la domenica o tutti i giorni, agli anziani e malati insieme a Gesù sono la sorgente di grazie per la parrocchia, ai gruppi di preghiera, della Caritas, delle pulizie e delle feste; scout, oratorio, doposcuola, catechismo, giovani della sera e del dopo cena. Tutti ci fate vivere impegnati e attivi».

Il convento venne costruito nel 1884 su una collinetta ad ovest della città dove i cappuccini si trasferirono nel 1886. La chiesa, dedicata a S. Pietro Martire, sorgeva sul luogo dove questi era stato imprigionato nel 1240 e aveva 2 cappelle per ogni lato. Nel 1907 subì l’ingrandimento del coro, e ulteriori ristrutturazioni nel 1972. Nel 1921, il convento fu adibito a seminario che venne chiuso nel 1968. Il convento è stato ristrutturato nel 1992.

Ti potrebbero interessare

Fabriano, è arrivato il San Pietro Martire di Donatello

Si tratta dell’unica opera del Maestro nelle Marche, ha un valore di circa un milione di euro ed è stata posizionata in Pinacoteca. Ad accoglierla l’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni, insieme ai rappresentanti della Sovrintendenza delle Marche