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Jesi, Acquaroli e i viceministri Rixi e Bignami all’Interporto: «In arrivo 43 milioni. Ma dobbiamo crederci tutti»

Il punto al centro intermodale al fianco del quale sta per sorgere il maxi hub Amazon. «Per la struttura ruolo nella rete nazionale ma la classe imprenditoriale del territorio la supporti». Fiordelmondo: «Stazione passeggeri e treni in orari adeguati»

Da sinistra Massimo Stronati, Galeazzo Bignami, Francesco Acquaroli, Edoardo Rixi e Gianpiero Strisciuglio all'Interporto di Jesi

JESI – Quaranta tre milioni di euro per l’Interporto di Jesi, «20 come sblocco di vecchi finanziamenti e 23 nuovi su bando nazionale». Li hanno annunciati, in visita al centro intermodale della Coppetella al fianco del quale sta per sorgere il maxi hub Amazon e dove li ha accompagnati il presidente della Regione Francesco Acquaroli, i viceministri rispettivamente a infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami e Edoardo Rixi. «Credo molto nell’espressione del presidente Acquaroli “polo intermodale”. Ma dobbiamo crederci tutti» ha d’altro canto detto, facendo gli onori di casa, il presidente del Cda di Interporto Massimo Stronati.

Massimo Stronati

Acquaroli chiede che il Governo «aiuti questo modello di infrastrutture competitive» e ricorda: «È la nostra volontà di rilanciare tre infrastrutture logistiche della nostra regione, c’è stato un investimento all’inizio del mandato per salvare Interporto e devo dire che è stato fatto un lavoro enorme, oggi possiamo lavorare in maniera congiunta ed unita». Stronati indica il cantiere Amazon lì davanti ma elenca anche «un’ulteriore area di sviluppo dove dovrebbe sorgere un altro capannone per la logistica; l’idea di un centro di distribuzione dell’idrogeno una volta che sarà prodotto nelle Marche. Da qui già ora partono 300 treni l’anno grazie a Dpa e Coferm». E poi, dice Stronati: «A neanche un anno dall’insediamento del nuovo cda ora l’intermodalità è reale. Devo ringraziare Francesco Acquaroli e la Giunta che ci hanno creduto. Porto, aeroporto e interporto costituiranno il polo intermodale».

Il vice ministro Rixi evidenzia l’idea di «una rete nazionale degli interporti, dove però vanno evitate duplicazioni. Qui ci sono tutte le premesse perché in tale rete questo interporto possa giocare un ruolo, con la sua posizione baricentrica nell’Adriatico. Ma è importante che la classe imprenditoriale del territorio lo supporti e ci creda». D’altro canto il vicino porto di Ancona, «avrà importanza nei rapporto con l’area balcanica e anche, quando ci sarà la pace, per la ricostruzione in Ucraina». Infine «riattivare un Interporto facendo sinergia con capitali privati è un elemento importante, perchè abbiamo bisogno di queste aree per caricare i convogli ferroviari fino al Brennero. Occorre sviluppare un’intermodalità spinta ed il Governo non si vuole tirare indietro».

Da sinistra Massimo Stronati, Galeazzo Bignami, Francesco Acquaroli, Edoardo Rixi e Gianpiero Strisciuglio all’Interporto di Jesi

Il vice ministro Bignami guarda ad Amazon e parla «di hub per le strutture già presenti a Piacenza e San Salvo. Una opportunità anche geopolitica, dobbiamo fare in modo che queste piattaforme vendano prodotti italiani e siano presidio della genuinità dei prodotti italiani sul mercato».

Presente anche Mercitalia con l’a.d. Gianpiero Strisciuglio. Il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo ricorda, a hub Amazon attivo, l’importanza della partita sulla mobilità: «Sfida per tutti fare in modo di sviluppare quella su rotaia. Abbiamo le capacità per farlo. Due i punti chiave: realizzare una stazione passeggeri che ora nella zona non c’è e sedersi al tavolo con Rfi e Trenitalia perché prevedano treni negli orari che occorrono».

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