Jesi-Fabriano

Jesi, 46 alberi da abbattere per far posto ad Amazon. La multinazionale ne pianterà 86

L'amministrazione, nell'autorizzare l'abbattimento, ha disposto la conseguente prescrizione della posa in opera del doppio degli alberi

Amazon, render del progetto

JESI – Amazon si farà carico di piantumare e curare la manutenzione di 86 nuovi alberi in aree verdi che saranno indicati dall’Amministrazione comunale. «Si tratta – spiega il Comune – del doppio delle piante che la multinazionale dell’e-commerce dovrà abbattere alla Coppetella per realizzare il proprio centro logistico. L’abbattimento di tali alberi era previsto fin dall’insediamento dell’interporto e, ovviamente, l’intervento sarebbe stato a carico della società che avrebbe successivamente utilizzato l’area dove essi insistevano».

«Dalla relazione dell’agronomo incaricato di valutarne lo stato di conservazione, peraltro – si specifica ulteriormente – era emerso che la maggior parte degli alberi interessati all’abbattimento risultano avere uno stato fitosanitario precario, irrecuperabile anche con le più appropriate cure colturali, pertanto destinati a morte fisiologica. Nell’autorizzarne l’abbattimento, ad ogni modo l’Amministrazione comunale ha disposto la conseguente prescrizione della posa in opera del doppio degli alberi. Al riguardo, saranno condivise prossimamente tra Giunta e uffici le aree dove queste nuove piante verranno messe a dimora: si tratta di alberi di particolare valenza quali querce, gelsi, lecci ed aceri campestre».

«Siamo di fronte a un fatto storico – le parole del sindaco Lorenzo Fiordelmondo sull’insediamento a Jesi del colosso dell’e-commerce -, questo progetto si consolida per la volontà politica che lo ha spinto e per la capacità tecnica da parte del nostro Comune. E tutto questo è accaduto nell’ambito di una filiera istituzionale, al di là del colore politico. Oltre a opportunità e chiarezza, c’è una terza parola chiave: complessità. In questa complessità dobbiamo saperci muovere. C’è un grande tema che attiene alla mobilità delle persone che andranno a lavorare in quel polo industriale. C’è un grande lavoro da fare, che proseguirà. Ed il confronto è essenziale. Saluto Massimo Bacci che ha fatto tanto e Massimo Stronati, perché dietro Amazon c’è tanto da parte di Interporto». L’insediamento avrà beneficio per tutta la regione, diretto e indiretto. «Saremo chiamati per primi a dare risposte, perché avviene a Jesi, ma nella filiera istituzionale oltre agli enti devono sentirsi chiamati anche gli altri che iniettano gli accadimenti quotidiani e Anci Marche dovrà fare la sua parte».

Sui social, intanto, prosegue la polemica fra la maggioranza e l’opposizione, che accusa alcune forze di governo di non essere favorevoli all’insediamento. «Amazon? Sia anche l’occasione per mettere in funzione una metropolitana di superficie che colleghi il territorio della Vallesina nella tratta Ancona – Fabriano. Come Circolo Legambiente Azzaruolo di Jesi lo auspichiamo». È l’associazione ambientalista a prendere posizione mentre lo sbarco alla Coppetella, in zona Interporto, del prossimo maxi hub logistico della multinazionale statunitense inizia a porre interrogativi anche sugli effetti che avrà in tema di mobilità e urbanistica.

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