Jesi-Fabriano

Interporto, il sindaco Bacci: «Abbiamo temuto l’incompiuta»

Il Primo Cittadino di Jesi replica a un'interpellanza di Samuele Animali di Jesi in Comune in merito all'infrastruttura intermodale della Coppetella

Interporto Marche
Interporto Marche

JESI – Interporto, «abbiamo temuto l’incompiuta». A rivelarlo, in consiglio comunale, è stato questa mattina il sindaco Massimo Bacci. Incalzato sull’argomento da Samuele Animali, che ha presentato un’interpellanza per conoscere il futuro della infrastruttura intermodale della Coppetella, il Primo Cittadino ne ha ripercorso la storia recente e gli sviluppi imminenti.

«Per la realizzazione dell’Interporto – ha ricordato Bacci – sono stati investiti circa 50 milioni di euro, buona parte attraverso la contribuzione pubblica (europea e nazionale), e per la porzione restante dall’attività della società di gestione. Ci sono diversi progetti e iniziamo a vedere la fine di un percorso lunghissimo. Negli ultimi due, tre anni abbiamo avuto la sensazione che non vi fosse la volontà di completare l’infrastruttura. A novembre partiranno i lavori per la costruzione della stazione merci all’Interporto, le ferrovie investiranno 8,5 milioni di euro. Asur e Regione acquisiranno palazzine e parte dei piazzali relativi alla logistica del farmaco, e del 118, contribuendo a rendere sostenibile il debito della società Interporto. Dpa, una importante società di Ancona, ha investito nel contempo 4 milioni per insediarsi nell’area. Sono convinto – ha proseguito il sindaco di Jesi – che l’infrastruttura della Coppetella sia strategica e possa garantire ottimi ritorni: non è un caso che gli acquirenti potenziali dell’aeroporto abbiano chiesto di rafforzare l’Interporto stesso. Stona, dunque, la scelta di Ancona di uscire dal capitale sociale: ciò denota mancanza di visione».

Animali ha infatti chiesto, fra le altre cose, a che punto è il completamento della stazione ferroviaria e «se è stato effettuato un esame approfondito sulla natura del debito, sulle circostanze che lo hanno determinato e sulla appropriatezza delle azioni prospettate per il suo ripianamento, tenuto conto degli scopi per cui l’Interporto è stato progettato e delle difficoltà insorte nei rapporti con le Ferrovie e con il comune di Ancona».

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