Jesi-Fabriano

Moie, incredulità e dolore per la morte di Massimiliano Mancinelli. «Ciao Massi, compagnone e amico di tutti»

Il ricordo di una comunità sotto choc per la scomparsa improvvisa dell'imprenditore Massimiliano Mancinelli, stroncato da un malore fatale, ieri, mentre si trovava sulle cime di Frontignano di Ussita

Massimiliano Mancinelli in montagna

MAIOLATI SPONTINI – «In questi momenti non ci sono troppe parole, anzi. Il mio è il dolore di tutta la comunità per la scomparsa improvvisa di un uomo conosciuto, un grande lavoratore che aveva rilevato l’azienda paterna portandola avanti con dedizione. Sono vicino alla moglie Daniela Chiocca e ai familiari, cui porgo le più sentite condoglianze». Così il sindaco di Maiolati Spontini Tiziano Consoli, mentre cerca parole tra l’incredulità e la commozione, per ricordare Massimiliano Mancinelli, il 47enne stroncato da un malore fatale ieri (6 marzo) mentre si trovava con degli amici sulle cime di Frontignano di Ussita. Uscito per un’escursione, l’imprenditore – titolare dell’azienda “SaMa” di Castelbellino – stava praticando sci alpino, seguendo un corso organizzato dal gruppo Cai di Macerata, quando è stato colto da un malore improvviso.

Si trovava in prossimità della statua del Cristo delle nevi, un punto panoramico e bellissimo, quando è stramazzato al suolo, in mezzo alla neve. Tempestivi, quanto purtroppo inutili, i tentativi di soccorso con le manovre rianimatorie praticate dai compagni di corso e successivamente dai sanitari del 118. Era stato attivato anche il soccorso tramite l’eliambulanza dall’ospedale Profili di Fabriano e del soccorso alpino di Macerata, ma il velivolo è stato impossibilitato ad alzarsi a causa delle pessime condizioni meteo. Sono stati comunque effettuati tutti i tentativi possibili di rianimazione, grazie anche ad un gruppo del Soccorso Alpino intervenuto: quasi tre quarti d’ora di preghiere, affanno, tentativi disperati di strapparlo alla morte. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno soltanto potuto constatare il decesso dell’uomo. La salma è stata trasferita a fondo valle dagli uomini del Soccorso alpino che l’hanno affidata alle Onoranze funebri Bondoni di Castelplanio per il trasferimento all’obitorio dell’ospedale di Camerino in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria che ha fissato per la giornata di oggi una ispezione cadaverica. Successivamente, quando verrà concesso il nullaosta, i familiari potranno procedere con la sepoltura.

Massimiliano Mancinelli

I ricordi.  Intanto la frazione di Moie di Maiolati Spontini dove Massimiliano viveva, si stringe con commozione alla famiglia e alla moglie Daniela. «Ciao Massimiliano, sei stata una gran persona – scrive un amico sui social – cordiale e solare. Un professionista e un amico. Oggi è un giorno buio e triste». «Non so cosa pensare amico – scrive un altro – mi spiace non averti salutato prima che te ne andassi, lasci un vuoto enorme a tutti noi comunque so che starai bene dove andrai. Rip». «Mi piace immaginarti ad ammirare una nuova “Piana di Castelluccio” magari simile a quella dell’Islanda e a quella nostra avventura da oggi dal sapore ancora più prezioso. Ciao Massi», ricorda un’amica postando delle foto. «Ciao Massi, compagnone e amico di tutti – lo saluta con commozione un amico della comitiva – avevi la passione della montagna che ti scorreva nel sangue e l’hai coltivata fino alla fine. Resta sempre in alta quota e regalaci il tuo sorriso anche da lassù».  

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