Jesi-Fabriano

Imran store di Jesi, nuova chiusura: un altro provvedimento del Questore, stavolta per 30 giorni

Chiuso il locale. In seguito a diversi controlli, sia della Polizia locale che del Commissariato, erano emerse violazioni alle norme anti-assembramento e la frequentazione da parte di pregiudicati

JESI – Sigilli all’Imran Store di Jesi in via Buozzi, nei pressi di viale Trieste. L’esercizio, che già ad agosto dello scorso anno era stato oggetto di un provvedimento di chiusura firmato dal Questore di Ancona per le violazioni all’articolo 100 del Tulps, questa mattina è stato nuovamente raggiunto da un provvedimento di chiusura per 30 giorni. L’ordine, emesso dal Questore a carico del titolare dell’esercizio (M.A. 48 anni, cittadino del Bangladesh), è stato eseguito questa mattina dagli agenti della Squadra amministrativa e di sicurezza della Questura insieme al personale del Commissariato di Jesi. Viene contestato l’ex articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps) poiché l’esercizio risulta essere ritrovo di pregiudicati e di persone dedite al consumo di alcol, anche in violazione della normativa anti-assembramento.

Polizia di Stato e Polizia locale all’Imran Store di via Buozzi per la notifica del provvedimento di chiusura per 30 giorni

La proposta di chiusura è stata avanzata al Questore dal comando della Polizia locale di Jesi a seguito dell’ultimo controllo effettuato, il 27 marzo scorso, quando alla sala operativa della Polizia locale era arrivata segnalazione di numerose persone assiepate davanti all’esercizio di via Buozzi, con delle bottiglie in mano, che bivaccavano e assumevano atteggiamenti molesti verso passanti e residenti. Gli agenti si sono recati in via Buozzi per un controllo e alla vista degli agenti, gli avventori per non essere identificati e sanzionati (essendo in piena violazione delle normative anti-assembramento, oltre che di schiamazzi e disturbo alla quiete pubblica), si sono lanciati in una disperata fuga gettando a terra bottiglie, zaini e borse.
Nel tentativo di uno degli avventori di recuperare uno zaino, si era avventato contro uno degli agenti intervenuti, iniziando una breve colluttazione prima di riuscire a scappare. Pertanto, la Polizia locale aveva trasmesso notizia di reato all’autorità giudiziaria, sanzionando sia alcuni avventori che il titolare stesso per la violazione del regolamento anti-assembramento.

Il locale, da ulteriori accertamenti condotti, è risultato essere ritrovo di persone gravate da precedenti penali: infatti durante un controllo eseguito dagli agenti del Commissariato di Polizia il 15 maggio scorso, erano stati identificati dei soggetti (Y.B.C., C.R.M., M.A., M.M.P.S.) gravati da precedenti per violenza sessuale, ricettazione, guida in stato d’ebbrezza, furto, lesioni personali. Appena due giorni prima, nello stesso locale, erano stati identificati altri due uomini (J.A. e H.B.) gravati da reati come violenza sessuale di gruppo e ubriachezza. Proprio per il tipo di clientela che era solita frequentare l’esercizio pubblico, già nell’agosto dello scorso anno, a seguito anche di numerose petizioni dei residenti della zona, il Questore aveva emesso un provvedimento di chiusura per 20 giorni. Stavolta, la chiusura sarà di un mese.  

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