Jesi-Fabriano

Imparare l’italiano meravigliandosi, ecco il corso itinerante fra Jesi, Fabriano e Sirolo

Un viaggio fra Jesi, Fabriano, Grotte di Frasassi e Sirolo per apprendere la lingua e scoprire le tradizioni locali, cimentandosi con la cucina e la scrittura

JESI – Un viaggio-studio fra Jesi, Fabriano, Grotte di Frasassi e Sirolo per apprendere l’italiano. Meravigliandosi. Un corso itinerante organizzato da Aleste Tour in collaborazione con lo studio Pensierini, la scuola di italiano per stranieri fondata dallo jesino Ugo Coppari. «Ho spinto i miei studenti a scrivere piccoli testi in italiano, dei pensierini, appunto, con cui imparare l’italiano attraverso la scrittura. Un progetto grazie al quale ci siamo influenzati vicendevolmente. Fra gli obiettivi, quello di portare parte di questa comunità nelle Marche, per scoprire una terra che ancora pochi di loro conoscono, attraverso dei corsi itineranti di italiano dove scrivere di quello che si vede e parlare di quello che si è scritto».

Un sogno che a giugno diventerà realtà, grazie all’adesione di persone provenienti da Stati uniti, Olanda, Francia, Belgio, Inghilterra, Messico, Lettonia e Argentina. «In una settimana dedicata all’apprendimento della lingua italiana e alla meraviglia (in latino stupor) – spiega Coppari -, affronteremo un viaggio attraverso le peculiarità di una regione italiana che il mondo sta imparando a conoscere e ad amare: le Marche, scelta di recente da Lonely Planet come una delle dieci migliori regioni da visitare nel mondo». Queste le tappe: «Partiremo da Fabriano, città creativa Unesco, dove faremo con le nostre mani la carta su cui scriveremo i nostri appunti di viaggio. A Genga scenderemo nelle profondità delle Grotte di Frasassi, e visiteremo chiese, tempi e monasteri immersi nella natura. A Jesi, città natale di Federico II di Svevia (anche detto Stupor Mundi), noto per il suo contributo alla nascita della lingua italiana, impareremo a cucinare i piatti tipici della zona e a conoscere uno dei migliori vini italiani, il Verdicchio. Infine, a Sirolo, potremo ammirare uno dei tratti di mare più belli dell’Adriatico».

Ogni mattina, racconta sempre Coppari, «discuteremo su quanto visto (e scritto) il giorno precedente, uno spunto utile per conversare in italiano, con lezioni costruite ad hoc. In un mondo sempre più veloce e immateriale, ci prenderemo una settimana per scoprire insieme e con calma le meraviglie che il mondo ci sa ancora offrire; la stessa meraviglia con cui ad un certo punto ci si ritrova a saper parlare una nuova lingua, in questo caso quella italiana».

Fabriano

Le attività

Fare la carta a mano: «Fabriano, città creativa Unesco, è stata una delle prime città in Europa a sviluppare sistemi di produzione della carta. Durante la visita del prestigioso Museo della Carta e della filigrana, gli studenti avranno la possibilità di realizzare con le loro mani la carta su cui poter prendere gli appunti di viaggio. Il laboratorio comprende una visita del museo, che – ospitato nel complesso monumentale dell’ex Convento dei Domenicani – rappresenta l’immagine di settecento anni di tradizione cartaria locale».

Imparare a cucinare: «All’interno di una trattoria, faremo corsi per imparare a cucinare piatti tipici della zona, che
poi andremo a mangiare in compagnia».

Scrivere: «Ogni giorno condivideremo i nostri appunti di viaggio per confrontarci su forma e contenuti. La scrittura sarà quindi non solo uno strumento per imparare a strutturare lessico e sintassi della lingua italiana ma anche un punto di partenza per la conversazione in classe, necessaria per poi entrare in contatto e comunicare con i madrelingua incontrati lungo il cammino».

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