Jesi-Fabriano

Immigrazione clandestina, tre denunciati

Due pakistani e un bangladese dovranno rispondere anche di falso ideologico. Operazione condotta dagli agenti del Commissariato

Il dirigente del Commissariato di Jesi, Michele Morra

JESI – Denunciati in stato di libertà tre cittadini extracomunitari per falso ideologico e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’operazione è stata condotta e portata a termine dagli agenti del Commissariato di Jesi, diretti dal vice questore aggiunto Michele Morra.

Un cittadino pakistano, H. I., si presentava, nei giorni scorsi, presso gli sportelli del Commissariato per una domanda di rinnovo del permesso di soggiorno allegando una dichiarazione (necessaria per ottenere il titolo autorizzatorio) di essere ospitato presso un cittadino del Bangladesh residente a Jesi.
Gli agenti effettuavano riscontri attraverso i quali, però, accertavano che  il bangladese, S.C., aveva fornito ospitalità negli ultimi periodi a diversi cittadini stranieri.
E quando H.I si è presentato per ritirare il proprio permesso di soggiorno gli veniva richiesta l’intenzione degli agenti di voler verificare il luogo esatto nel quale abitava.
Veniva così accompagnato appositamente in più posti di Jesi che lui, però, non riconosceva in quanto non aveva mai vissuto nella nostra città.
Incalzato dagli investigatori finiva per raccontare la verità, affermando  che la sua dichiarazione era falsa, effettivamente abitava a Chieti e si era avvalso di questo canale, suggerito da alcuni conoscenti, per aggirare la normativa sul rilascio del permesso di soggiorno.
Non solo. All’indirizzo indicato nel comune di Jesi veniva rintracciato anche un terzo straniero, di nazionalità pakistana, che si era avvalso, naturalmente dietro il versamento di un compenso in denaro, di quella falsa attestazione.
Nei confronti di tutti e tre, oltre alla denuncia, si stanno vagliando attentamente i requisiti che consentono di poter continuare a permanere sul territorio Italiano.
Sono in corso contemporaneamente anche accertamenti volti a verificare tutte le dichiarazioni presentate dal bangladese nonché le eventuali violazioni fiscali commesse.

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