Jesi-Fabriano

Illeciti nei trasporti di rifiuti, ben 160 società coinvolte sono nelle Marche

Altre 20 realtà imprenditoriali in varie regioni d'Italia sono coinvolte nell'operazione “Fango & Cash” dei carabinieri forestali: sanzioni per oltre 14 milioni di euro

I controlli dei carabinieri forestali alle imprese dei trasporti di rifiuti
I controlli dei carabinieri forestali alle imprese dei trasporti di rifiuti

ANCONA – Illeciti in migliaia di trasporti e nel conferimento di rifiuti speciali non pericolosi sono stati scoperti dai carabinieri forestali a carico di 188 società con sede in varie regioni d’Italia, soprattutto nelle Marche. Illeciti che hanno portato a sanzioni per oltre 14 milioni di euro notificate nei giorni scorsi in più di 4 mila verbali.

L’indagine, denominata “Fango & Cash” e diretta dalla Procura distrettuale antimafia di Ancona, riguarda il reato di attività organizzata per i traffici illeciti di 640.000 tonnellate di rifiuti. Costituiti da terre e rocce di scavo e rifiuti da demolizione, questi residui speciali non pericolosi venivano conferiti presso due impianti di recupero di una società con sede a Castelbellino, ma la movimentazione avveniva senza formulario di trasporto o con formulario incompleto e/o inesatto.

Nell’ambito della stessa indagine, lo scorso 10 marzo erano state eseguite misure cautelari personali e reali disposte dal GIP di Ancona a carico di 5 persone e 4 società. In particolare due persone erano state collocate agli arresti domiciliari, una colpita da obbligo di dimora e due colpite da misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriale. Sono stati sequestrati denaro e beni per un totale di 5 milioni di euro, oltre a 76 camion e 7 mezzi d’opera, quali escavatori o per il movimento terra.

I controlli dei carabinieri forestali alle imprese dei trasporti di rifiuti
I controlli dei carabinieri forestali alle imprese dei trasporti di rifiuti

Nei giorni scorsi si è chiuso un altro capitolo a carico di 188 società, la gran parte delle quali opera nella regione Marche: nello specifico 125 con sede in provincia di Ancona, 27 con sede in provincia di Macerata, 9 con sede in quella di Pesaro Urbino, 3 con sede in quella di Ascoli Piceno, 1 con sede in provincia di Fermo. L’accusa che ha portato poi ai verbali per l’importo complessivo di oltre 14 milioni di euro, è di aver conferito ingenti quantità di rifiuti terrosi o da demolizione presso l’impianto di Castelbellino, omettendo di produrre il formulario di trasporto (il documento che identifica e caratterizza i rifiuti) o scaricando in aree diverse rispetto a quelle dichiarate nei documenti o comunque utilizzando formulari con dati incompleti e/o inesatti. 

Le altre circa 20 società coinvolte hanno sede legale in Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia, Campania, Umbria e Lazio. Dati i numeri di questa operazione portata avanti dai militari delle stazioni di Jesi, San Marcello, Senigallia, Genga Frasassi e Conero e diretta dalla Procura distrettuale antimafia anconetana, “Fango & Cash” è uno dei risultati più importanti di sempre a livello nazionale.

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