Jesi-Fabriano

IIS Galilei, formazione costante e progetti innovativi

Intervista a Floriano Tittarelli, dirigente scolastico della scuola superiore di Jesi che conta quasi 900 studenti. Il punto sulle molteplici iniziative attivate e gli obiettivi ancora da perseguire

L'IIS Galilei di Jesi
L'IIS Galilei di Jesi

JESI – Quasi novecento studenti, con iscrizioni in costante aumento. Merito dell’alta qualità didattica e delle molteplici iniziative attivate durante l’anno scolastico. Crescono apprezzamento e riconoscimenti per l’IIS Galilei, che può contare su tre indirizzi di Biotecnologie (sanitario, ambientale, sanitario della nutrizione), oltre a un liceo delle Scienze Umane con opzione economico-sociale. Dallo scorso anno, le classi prime sono cresciute di circa 50 alunni. In totale, sono 876 gli studenti, 38 le classi. E il trend con il segno più non sembra volersi arrestare. Dal 2012, il dirigente scolastico è Floriano Tittarelli, in precedenza all’I.C. di Filottrano.

Professor Tittarelli, quali progetti avete attivato?
«Sperimentiamo metodologie didattiche innovative (debate, flipped-class, cooperative learning. …), consolidiamo la didattica laboratoriale valorizzando il nostro “fiore all’occhiello” rappresentato dai numerosi laboratori scientifici ricchi di dotazioni e strumentazioni nell’ambito fisico, chimico, biologico, microbiologico, sanitario, nutrizionistico. Inoltre, potenziamo sempre i progetti linguistici con Erasmus, soggiorni studio e certificazioni linguistiche di inglese e spagnolo, investendo sulla ricerca scientifica e la pratica sperimentale con progetti che si candidano, ormai da diversi anni, al concorso scientifico “I giovani e le Scienze” di Milano e poi ai maggiori saloni scientifici del mondo (Taiwan, Emirati Arabi, America,…). Promuoviamo anche la cultura economica e finanziaria attraverso “la settimana dell’educazione finanziaria”, i concorsi di economia, incontri con esperti in ambito socio-educativo, alternanza scuola-lavoro. In ambito culturale, invece, prosegue la decennale esperienza della rassegna letteraria “Frammenti dal ‘900”, che ha ormai una risonanza regionale, la Biblioteca e il Salone del Libro».

Interessanti pure i progetti di inclusione, formazione e di comunicazione..

«Oltre alla Didattica inclusiva, si organizza il cineautismo, il laboratorio della carta, l’orto inclusivo, la fattoria didattica. Continua con successo poi l’attività della redazione del Galilei con costante presenza nei social Faceboock, Instagram, Blog. Qui investiamo molto per aggiornare il nostro personale sui temi della sicurezza, dell’inclusione, delle metodologie didattiche innovative, la robotica, la didattica digitale, l’autovalutazione, l’orientamento».

Un momento dell’incontro all’Iis Galilei di Jesi sugli anni Settanta

Quali sono gli obiettivi ancora da perseguire?
«Essendo una scuola abituata per “storia” a sperimentare e a intraprendere strade innovative, naturalmente non ci fermiamo e non ci accontentiamo mai. Continueremo le esperienze ormai consolidate, ma ne intraprenderemo di nuove soprattutto in ambito digitale e metodologico. In due parole: “miglioramento Continuo”. La ricerca scientifica non si ferma, sono già in incubazione nuove idee in ambito chimico da sviluppare sin da questa estate in laboratorio di chimica strumentale e quello di chimica organica. Potenziamo il laboratorio sensoriale nel campo della nutrizione, e le certificazioni Haccp per dare ulteriori certificazioni agli studenti delle Biotecnologie Sanitarie e della nutrizione. Le analisi ambientali saranno incrementate con le nuove strumentazioni per l’analisi delle polveri sottili e la nuova stazione meteorologica. Saranno messi in funzione i nuovi robottini “Robobo” con impieghi didattici così come la stampante “3D”».

Mercato del sapere, un’altra bella iniziativa. Ce ne parli..

«Con determinazione, i miei docenti hanno collaborato con l’I.I.S. “Marconi-Pieralisi” (diretto dal collega, ingegnere Corrado Marri) credendo nella valenza orientativa della rassegna, nella forza della “rete” di scuole e nella collaborazione con il comune di Jesi. Abbiamo offerto ai ragazzi una vetrina completa di possibilità dalle università locali a quelle nazionali, le forze armate, gli enti più vari di formazione, gli sportelli di consulenza. Un servizio utile proprio nel cuore della città. Hanno partecipato ben 38 enti».

Infine, un sogno da realizzare?

«Una sede unica in stile “Campus” capace di accogliere questo numero sempre crescente di iscritti».

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